Dopo due anni di assenza, giovedì 12 luglio è tornato a risuonare reggae al Flowers Festival, ormai uno degli appuntamenti musicali fissi della stagione estiva torinese, durante il quale viene proposta una moltitudine di generi musicali. In occasione del suo nuovo Unbreakable tour, lo Shengen Don ha fatto tappa anche a Torino per far di nuovo saltare a ritmo di musica la massive torinese dalla sua ultima apparizione nel 2016 sempre allo stesso festival.
Il ritrovo è come sempre alla Certosa Reale di Collegno, appena fuori Torino, nella zona allestita a festival subito fuori la Lavanderia a Vapore. Purtroppo gli acquazzoni pomeridiani hanno causato uno slittamento nell’inizio delle esibizioni ma, dopo alcuni aggiustamenti, ad aprire la serata ci han pensato Fran e i Pensieri Molesti, gruppo torinese a cavallo tra il folk e l’indie. Una chicca musicale non da poco sono stati sicuramente la presenza di contrabbasso elettrico e organetto diatonico all’interno della formazione guidata dalla cantautrice Francesca Mercurio.
Il tempo di fare spazio sul palco e comincia la serata in levare con MarcoDread ai controlli, raggiunto dai Poor Man Style, storica band torinese da assalto che, col loro stile inconfondibile ed energico e le loro canzoni veicolo di denuncia sociale, infiammano la massive con tunes che vanno da tonalità roots come Cuore Ribelle, Mix Up e Musica Nuova, a ritmiche incalzanti a metà tra il rap e la dancehall quali Champion Sound e Mandane Uno. Per l’occasione è stato anche presentato Mayday, brano cantato sul Danger Commit Riddim, un riddim album nuovo di zecca prodotto in collaborazione con Mado Che Crew HiFi, storico sound torinese del quale fa parte lo stesso MarcoDread che ha visto la partecipazione di artisti italiani come i VallenTo Posse e Fido Guido, sia artisti internazionali come Ward 21.
Un cambio veloce e, sul main stage del Flowers Festival la serata continua con Galup, all’anagrafe Alberto Galuppini, insieme a KG Man. L’artista bresciano cattura fin da subito il pubblico, che già dalle note di Rasta Love, Ganja Tune e Respiri Musica mostrano apprezzamento per lo stile originale del giovane artista classe ’92, che unisce ritmiche reggae con tonalità che spaziano dall’hip-hop all’R&B. Per l’occasione, oltre a brani quali L’Erba del Re e Avevo un Sogno, presi dall’album d’esordio Libero, sono stati proposti anche pezzi più recenti estratti da Tutto Torna, album nuovo di zecca uscito ad aprile di quest’anno, come Parole di Cenere, dal ritmo a metà tra il reggae ed il rap, ed una travolgente versione in levare di In Fondo Siamo Uguali, che fa saltare la folla.
È il momento: sale sul palco lo Shengen Clan e si vede che ci sono state un po’ di variazioni rispetto alla formazione originale, come il ritorno di Garth “Duckie” Forester alla chitarra o la nuova corista Thamar Williams, mentre nomi noti come Kemar Williams e Valter Vincenti restano sempre, inossidabili, raggiunti sul palco da Alborosie sulle note di Poser, e la folla esplode in un boato. Questo Unbreakable Tour è particolare, non solo perché sono presentati anche brani estratti dal nuovo disco, quanto soprattutto per la possibilità di vedere sul palco Pupa Albo ai controlli in veste di dubmaster. Dopo una prima parte del concerto in cui vengono proposti dai brani più recenti come Living Dread e Strollin’, ad altri storici come Sound Killa, Real Story e Police. Sulle note di una Herbalist con gli ultimi versi in stile ska il microfono passa a Kemar, che coinvolge e fa ballare la massive al ritmo di Jamaican Ska, dando anche spazio ai musicisti per far vedere il loro talento, tra un assolo di chitarra, tastiere e una linea di basso.
La seconda parte dello spettacolo è invece dedicata a presentare le canzoni del nuovo album, dalla coinvolgente The Unforgiven alle più ballabili Contradiction e Unbreakable. Ma c’è ancora un po’ di tempo prima dei saluti, e in un concerto di Alborosie non può mancare Kingston Town, che per ringraziare i torinesi della serata viene riadattata e diventa “it’s a rudebwoy town its Torino town”. Come chiusura in bellezza della serata, sulle note di Fly 4.20, gli assoli combinati di Duckie e Valter Vincenti prima che il sipario cali sul main stage per poi continuare con l’aftershow offerto dai Mado Che Crew HiFi.
Scaletta Alborosie Torino
Poser
Living Dread
Strollin’ + dub
Can’t Cool/Zion Youth
Rocky Road
No Cocaine/Everything
Rock the Dancehall + dub/Sound Killa
Real Story/Police in Helicopter/Police
Herbalist
Jamaican Ska [Kemar]
Diversity/Black WomanThe Unforgiven
Contradiction
Unbreakable
Play Fool to Catch Wise + dub
Kingston Town
Fly 4.20
Scaletta Galup Flowers Festival
Rasta Love
Ganja Tune
Respiri Musica
Segnali di Fumo
Erba del Re
Avevo un Sogno
Parole di Cenere
In Fondo Siamo Uguali
Scaletta Poor Man Style + MarcoDread
Cuore Ribelle
Lontano
Mix Up
Musica Nuova
Mayday (Danger Commit Riddim)
Trouble
Champion Sound
Mandane Uno
Shanty