Nuovo singolo per i Boomdabash che presentano al pubblico il brano Il solito italiano, secondo estratto dal loro ultimo album Radio Revolution pubblicato lo scorso giugno. Un disco che vedeva collaborazioni di prestigio come quella con J-Ax che troviamo proprio in Il solito italiano.
Un brano fortemente ska che, come detto proprio dal collettivo salentino, riporta alla mente Joe Strummer e i suoi Clash, i primi a contaminare il loro ‘combat rock’ con lo ska ed il rocksteady. Il testo, un mix tra italiano, dialetto ed inglese, mette in primo piano in modo ironico i problemi e le contraddizioni del nostro paese toccando tematiche sempre attuali come l’immigrazione. Ne esce fuori lo stereotipo dell’italiano medio 2.0. colui che dice di non essere razzista ma addita l’extracomunitario come unica ragione delle proprie sventure, che si vanta della propria onestà ma con l’armadio colmo di scheletri e che alla fine, ignaro, finisce per essere classificato dal resto del mondo come Il solito italiano.
Il videoclip, che potete vedere qui sotto seguito dal testo, vede la regia di Mauro Russo.
Testo Il solito italiano | Boomdabash feat J-Ax
Passa il tempo pensavo di andare molto lontano
invece resterò per sempre il solito italiano
ho una canzone in testa e i sogni chiusi in una mano
invece resterò per sempre il solito italiano
Comu a tie nu lu su statu mai
e unu comu a mie
si unu comu a mie
cu sinti comu a mie tie tocca cu rispetti la gente diversa de tie
ulia scappu de qquai puru ca è bellu qquai
si ma quandu te nn ai ede megghiu de qquai
diversi se nasce oppuru se denta
2015 non anni 30.
Il mio paese ha troppe tasse
vacche magre con tacchi e latex
Troppe rapine al supermarket
Troppi rapper
Troppi sogni troppo poco budget
E’ l’opposto di Obama
Yes we can
Non si puo’
No we cant
Sbattimento
E il Fine settimana
Yes, week end
Presto presto
Prendi i soldi scappa all’estero
Lesto, specchio specchio
Io prevedo una figura da scemo all’expo
Ecco l’italian style
Non quello da romanzo
Non ballo il tango
Eating pasta drinking wine
Ma non chiamarmi bianco
Rit.
Dont call me white
Dont call me black
I’m singing this poor man blues
Playin’ “Lalala”
passa il tempo pensavo di andare molto lontano
invece resterò per sempre il solito italiano
ho una canzone in testa e i sogni chiusi in una mano
invece resterò per sempre il solito italiano
Rit.
See dem ah try fi waste everything
Dem afraid of my skin
Yuh could ah wash up yuh face
Your heart will never be clean
For every fucking problem keep on point the finger at me
You think you got di solution
You steal my voice
I’m gonna bring it to the nation
I’m gonna push it to the radio