Nel giorno del suo compleanno, il 30 gennaio, Bugle pubblica il nuovo album dal titolo Be Yourself. Un disco che aveva annunciato per gli amanti della musica vera e che, dopo un primo ascolto, non è poi così lontano da come veniva descritto.
Quindici tracce completamente reggae che ci portano in un viaggio tra stati d’animo ed emozioni, in cui la forte voce del cantante è sempre in primo piano a guidarci. Non mancano le preziosie collaborazioni come con Shaggy in quello che, a mio avviso, è però il peggiore brano del disco. Ganja era già stato proposto nei primi giorni del nuovo anno e, saranno le contaminazioni dubstep o il poco feeling creato con Mr. Boombastic, ma il brano proprio non mi ha colpito. Molto meglio la combo con Sizzla e Tarrus Riley nella già nota Rasta Party che ci ha fatto ballare per mesi.
A distanza di tre anni dall’ottimo debutto con Anointed e a quasi un anno dall’EP Reggae Knowledge, Bugle continua la sua crescita musicale e sforna un nuovo interessante album dove non mancano tributi a tutti i “maestri” avuti dal cantante con omaggi a Barrington Levy e The Abyssinians proponendo dei remake dei riddim di Prison Oval Rock e Satta Massagana.
Tracklist Be Yourself
01. Be Yourself
02. Devalue
03. Endurance
04. Always a Way
05. Ganja feat. Shaggy
06. Love Me Only feat. Shenseea
07. Genuine Love
08. Better Must Come
09. Rasta Party feat. Tarrus Riley & Sizzla (Remix)
10. Rope
11. Elevation
12. Sophisticated Sufferers feat. Rockaz Elements
13. Never Say You Cant
14. Once a Man Twice a Child
15. Acceptance