Sono passate da pochi minuti le 22.30 di domenica 4 settembre quando il palco del Metarock (che precedentemente aveva ospitato l’apertura di Mama Marjas) diventa improvvisamente buio. Le luci si spengono, le selezioni alla consolle di Thusunpeng Crew, con la voce di Forelock, terminano ed è qui che capiamo che finalmente è arrivato il momento che tanto attendevo. La prima volta assoluta di Damian Marley in Toscana coincide anche con la prima volta assoluta che me lo ritrovo davanti, su un palco, ed è per questo motivo che da mesi, questo evento, era segnato, cerchiato, evidenziato nella mia agenda.
Uno di quegli eventi che attendi con tanto entusiasmo e che per questo motivo, il più delle volte, risultano deludenti. Le aspettative che avevo erano alte ma posso già scrivere che sono state soddisfatte pienamente: una giornata di emozioni incredibili, non solo per lo show ma anche per l’incredibile lavoro fatto per ottenere la possibilità di incontrare Jr Gong. E mentre Francesco, il mio collega, è sottopalco a scattare le foto che vi mostriamo qui sotto, io ricevo la telefonata che ormai non mi aspettavo più: “Pronto Andrea, abbiamo buone notizie…“. La conferma che, un paio d’ore dopo, avremmo potuto parlare con Damian, faccia a faccia.
Prima però c’è un concerto da vedere e sentire ed è subito pelle d’oca: sul maxi schermo allestito alle spalle del palco compare un video che ritrae un tramonto ed è qui che la band di Jr Gong fa la sua intro sulle note di Sun is Shining di Bob Marley. Qualche minuto di strumentale e arriva il momento dell’ingresso in scena di Damian Marley, preceduto dall’instancabile sbandieratore che per tutta l’ora e mezzo di concerto non si interromperà un momento lo sventolio della bandiera etiope con il Leone di Giuda.
Lo show inizia con Make it Bun Dem, la hit del 2012 che vede la partecipazione di Skrillex. È subito delirio dei numerosi fan che si sono riversati al Parco della Cittadella di Pisa. Un disco di Damian manca da diversi anni (rimedierà ad ottobre con l’uscita di Stony Hill) e quindi lo show presenta le canzoni che lo hanno reso famoso: si prosegue con Set Up Shop e More Justice.
Il concerto va avanti con Damian che non manca di dialogare con il pubblico, come quando ricorda un aneddoto con Bruno Mars o con i classici “Are you feeling?” o “Are you ready?“. Il pubblico però si esalta sopratutto quando il cantante cambia alcune parole dei suoi testi con “Italy” oppure quando partono alcune cover di brani di Bob Marley come War e No More Trouble. “So Italy, any Bob Marley fan is in the audience?” al boato della folla segue Could you be loved. È qui che Damian e band lasciano il palco ma è lo show è durato neanche un’ora ed è quindi prevedibile il ritorno on stage.
Ed infatti, eccoli tornare in scena con una tripletta che conta le recenti Gunman World e Caution, oltre a Get Up Stand Up. Siamo ormai prossimi alla conclusione dello show ma le emozioni non sono finite: “Fate luce con gli accendini o con i telefoni” è la richiesta di Damian e sulle prime note di Road to Zion il Parco della Cittadella si trasforma in un mare di piccole fiammelle e luci, diventando poco dopo, con Welcome to Jamrock, un’ondata di mani e di braccia che si muovono in ogni direzione. Si conclude con Hard Work ed il saluto di Damian: “Italy we love you, RastafarI live!“. Il finale giusto di un concerto memorabile che non solo rimarrà per tanto tempo nelle nostre menti ma anche in quella di Damian che, come ci racconterà poco dopo, è rimasto piacevolmente sorpreso dal calore di una città come Pisa.
Qui potete consultare la setlist completa del concerto, mentre di seguito foto e video del concerto.
Foto a cura di Francesco Palazzi, video e report di Andrea Izzo