Si è svolto lo scorso primo agosto lo show dei Groundation, formazione americana conosciuta per il loro stile inconfondibile che verte tra reggae e jazz e per l’immancabile voce di Harrison “Professor” Stafford, frontman e membro fondatore del gruppo. Ad ospitarli è stato il Filagosto Festival, rassegna musicale annuale che raccoglie migliaia di spettatori e diventata ormai da diversi anni un punto di riferimento per tutti gli amanti di ogni genere musicale situati nel Nord Italia.
Quella del primo agosto è stata una serata all’insegna del reggae stelle e strisce: infatti, ad aprire il concerto del gruppo californiano c’è stato un altro gruppo americano, proveniente da Brooklyn, New York. Stiamo parlando dei New Kingston, formazione composta da Stephen Suckarie (chitarra) e il trio dei Panton, rispettivamente a basso, batteria e tastiere.
Partiti subito con un “Italy, how you feeling?” si sono presentati con alcuni dei più recenti pezzi tratti da “A Kingston Story”, che hanno fatto scaldare subito la folla già numerosa ed entusiasta, ma è stato con Key To Life e Honorable che il pubblico è andato in visibilio e le potenti vibes hanno attirato verso il palco anche i più diffidenti. Un quartetto che ha dato prova di qualità e versatilità, nello spaziare da ritmi roots a ballad trascinanti come Certains Girls e Can’t Stop A Man in meno di sessanta minuti, quando il gruppo ha salutato la massive ringraziandola per la preziosa partecipazione e introducendo i tanto attesi Groundation.
Cambio di palco ed è ancora forte emozione: otto membri sul palco intonano il primo brano, mentre un mistico Professor sale sul palco e saluta il pubblico già gasato, che ricambia calorosamente: “Behold the night sky brings us a new star today/Catch it before it passes away/For all those thought wise become fools today/Rally round the table so I man can pray” sono le prime parole di Something More, pezzo tratto da Hebron Gate accompagnato dalla nuova sezione fiati che, come l’intero gruppo, ha recentemente subito un radicale cambiamento.
Un Filagosto gremito di gente accorsa da tutto il Nord Italia per unirsi a cantare anthem quali Undivided, Golan To Galilee e per non dimenticare chi ha reso così grande questa musica, spettacolari tributi a Marley e Tosh con brani quali Rat Race e Reggae Mylits; anticipati anche alcuni dei brani che vedranno luce il prossimo quattordici settembre con il nuovo album che si chiama The Next Generation: tra le recenti e apprezzatissime My Shield e Fossil Fuels, anche l’interessante One But Ten interpretata magistralmente ha reso idea della portata dell’imminente disco.
Novanta minuti di intense vibrazioni e il concerto deve finire, ma il pubblico richiede a squarciagola un bis ed eccolo subito accontentato: c’è ancora tempo per Head Strong, If I e l’indimenticabile Groundation Chant, la ciliegina sulla torta, a coronare una serata indimenticabile all’insegna della Reggae Music.
Foto Groundation e New Kingston – Filagosto Festival
Video Groundation live a Filago
Tracklist Groundation Filagosto Festival 2018
Something More
One But Ten
Reggae Mylits
4th Dimension
Nyabinghi Order
Hold Your Head Up
Picture On The Wall
Golan To Galilee
Fossil Fuels
Rat Race
My Shield
Undivided
Head Strong
If I
Groundation Chant