Un venerdì diverso quello andato in scena a Prato che non è abituato a serate, live e concerti reggae. A memoria non ricordiamo un live verde-giallo-rosso recente, ma anche negli anni passati facciamo fatica. Dobbiamo andare indietro con la mente a quasi una decina di anni fa quando al Politeama arrivarò la Wailers Band: era il 16 novembre 2005 e fu uno dei primi (e ultimi) concerti reggae che la città toscana ospitò.
E così non si sapeva bene come i giovani pratesi avrebbero accolto questa serata che vedeva sul palco due dei pionieri del reggae italiano: Il Generale e Mark-One. All’Officina Giovani a partire dalle 23 è andato in scena il MaggioReggae che da Firenze per una sera si è spostato nella vicina Prato per diffondere le buone vibrazioni con la speranze che i ragazzi di questa “presa di coscienza” (come loro definiscono l’essere MaggioReggae) continuino a portarci queste buone vybes nella città che non offre mai niente di interessante a noi appassionati di questa musica. Noi non abbiamo perso questa grande opportunità di vedere Il Generale, Mark-One e la Dangerous Band con anche la voglia e “l’obbligo” di essere presenti per far capire a Prato e ai pratesi che esiste anche il reggae. Il pubblico presente (purtroppo non moltissimo) si è divertito e ha ballato per tutta la sera sotto il palco anche grazie alla Geealadenjo Crew che per l’occasione ha presentato anche il loro primo auto-prodotto Ubuntu Mixtape, accompagnati in consolle da Tsunami Movement storico sound fiorentino. La serata era con ingresso gratuito: un grande messaggio dei MaggioReggae che pur di diffondere in questa città le positive vibration ha permesso a tutti di entrare senza dover mettere mano al portafoglio.
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