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Intervista ad Alpheus: non dimenticherò mai ciò che Coxsone ha fatto per me

Reduce dall’ottimo Light Of Day, la sua ultima fatica musicale nata in collaborazione con il produttore spagnolo Roberto Sanchez e dopo un tour che lo ha portato a esibirsi nei migliori festival europei, per Alpheus è giunto il momento di promuovere l’album anche in Italia: sarà infatti presente a Sally Brown di Roma sabato 1 dicembre. Lo abbiamo intervistato proprio per parlare di Light Of Day, pubblicato lo scorso marzo e pubblicato da Liquidators Music.

Hey Alpheus, che piacere averti qui!
Come stai Danilo? Grazie per avermi contattato, Love up!

Partiamo da come nasce questa tua passione per la musica?
Penso che nasca dall’inizio, dal fatto che abbia vissuto in un ambiente con due genitori, entrambi giamaicani, che hanno sempre avuto una forte passione per la musica: sia mio padre che mia madre hanno sempre suonato musica a casa sin da quando eravamo piccoli.

Quali sono stati i primi passi che hai fatto nel mondo della musica?
Seriamente direi tra il 1996-1997  in Florida, quando Tony Brevett dei Melodians mi scoprì al Satta Blue studio mentre cantavo per dei Jingles.

Quali sono stati gruppi e cantanti che ti hanno maggiormente ispirato?
Wow, ce ne sono tantissimi man! Direi Sam Cooke, Keith Douglas, Marcia Griffiths, Dennis Brown, John Holt, Don Carlos e la lista potrebbe andare avanti ancora, ma questi sono i primi che mi vengono in mente.

Cosa ti ha portato ad andare in America? E’ stato li che hai registrato il tuo primo album…
Si, andai negli Usa nei primi anni ’90, volevo semplicemente cambiare aria dal momento che l’economia inglese a quel tempo era davvero dura. Io ero giovane e pronto per avventure e cambiamenti, così scelsi gli Stati Uniti per dare una svolta alla mia vita.

E che ricordi hai di quel periodo?
Andare negli States fu una delle migliori scelte che feci, senza nessun rimpianto.  Diventai più forte caratterialmente, perchè la vita a New York t’insegna tante cose, truss me.

Qui è dove incontrai Sir Clement Seymour Dodd e fu pura coincidenza, perchè prima il mio obbiettivo non era certo quello di cantare. A quel tempo avevo appena perso mio padre  e lui si prese cura di me nonostante ci fossimo conosciuti da poco ed è sempre stato per me una grande fonte d’ispirazione, sia a livello personale che professionale.

Mentre ero in Florida stavo vivendo momenti difficili a livello economico e non avevo nessuno a cui chiedere aiuto, così chiamai Coxsone e lui mi prestò abbastanza soldi da poter essere sicuro di mangiare per mesi e ritornare in pista.

Stavi preparando qualcosa di nuovo prima che Dodd morisse?
Si giusto prima che morisse mi disse che avrebbe pubblicato  ‘Nothing Can Stop you’ su 7″, ma non accadde mai a causa della sua improvvisa scomparsa.

Otto anni più tardi, nel 2007, venne pubblicato ‘Everything for Reason’. Stesso sound ma style più fresco. Questa fu la tua prima collaborazione con Special Delivery, in Francia. Com’è nata questa collaborazione?
Si, fui fortunato ad incontrare Jp e Pierre dell’etichetta Special Delivery. Avevamo un grande feeling, loro lavoravano con grandi musicisti e i due talentuosi Bost and Bim. Abbiamo creato un bell’album, che credo mi abbia aiutato a farmi conoscere alla massive francese ma anche quella europea. Big up Special Delivery fa-real.

Quand’è stata la prima volta che hai incontrato Roberto?
Sono stato presentato a Roberto nel 2006 perchè Sergio Marigomez (di Heartical Sound)  e Nano Bravo (dei Beat Vendors di Valencia)  organizzarono due show accompagnati dalla Lone Ark Riddim force band, così abbiamo suonato a Valencia e poi sono andato a  Santader da Roberto per provare e successivamente esibirmi a Gexto, nei Paesi Baschi.

Che cosa vi ha spinto a iniziare un nuovo progetto insieme?
Di ritorno dai Paesi Baschi ho viaggiato con Roberto in macchina e ci siamo fermati a casa sua perchè doveva cambiarsi prima di portarmi all’aeroporto. Prima di andare in doccia, per puro caso, ha messo in salotto un album di Phil Pratt e mi è piaciuto molto Dirty Dozen riddim, maan dat is reaal rocksteady!

Roberto è tornato in sala e mi fa: “Hey Alpheus, posso ricreare questo riddim per te, conosco un grande chitarrista che può suonare questi giri, è un contadino che vive in montagna e suona la chitarra molto bene“. Tre settimane dopo Roberto mi mandò il riddim, era tremendamente brillante, non ci credevo avesse quel sound così autentico. Mi piacque così tanto che creammo canzoni su quello e altri riddim nella stessa session sempre nel suo meraviglioso studio. From Creation, Good Prevails e ora Light Of Day sono nati da idee e progetti, siamo molto esigenti in termini di qualità e genuinità sui suoni e testi che componiamo. Ogni album è magico.

A questi primi due album sono stati seguiti da tour promozionali?
Si anche se non come avrei voluto. Spero ci saranno più opportunità per diffondere l’amore che proviamo per questa musica.

Quindi il 26 marzo verrà pubblicato l’ultimo e terzo capitolo della serie di album che hai fatto con Roberto, ed è chiamato Light Of Day.
Si, il mio nuovo si chiama Light Of day e sarà pubblicato da Liquidator Music il 26 marzo 2018. Abbiamo lavorato ancora più intensamente su questo album, volevamo crearne uno che fosse completamente originale per testi e riddim, ma alla fine ne siamo rimasti molto soddisfatti. Questo album rappresenta ciò che io e Roberto ci siamo sempre posti come obbiettivo dalla nostra prima collaborazione con ‘From Creation’: qualità e amore per la bella musica che possa vivere per sempre.

Il disco ha un grande significato per noi: soddisfazione, realizzazione, temi attuali e autentico ska rocksteady e reggae; si, sono molto soddisfatto del risultato finale di Light Of Day e della nostra triologia. La risposta dal pubblico è stata davvero incoraggiante, vogliamo dare il massimo ai nostri fans, sicuramente rimanere soddisfatti di ciò che facciamo ma è più importante che loro non rimangano delusi.

Quali sono i pezzi che senti più vicini a te? L’album è meraviglioso, ma ho trovato particolarmente belle Facety Rude e Fantasy.
Si, sono molto belle e in perfetto ‘rude steady and rocksteady style!’ good choices Danilo, fa-real! Ogni pezzo è vicino a modo suo, sceglierne uno è impossibile. L’intero album ha un insieme di pensieri e significati positivi per me.

 Il nuovo progetto è stato anticipato da Just a Little e Sleeping Giant, quest’ultima che però non compare in tracklist.
Sleeping giant è un pezzo ska tune che abbiamo voluto pubblicare esclusivamente su vinile assieme alla label.

Hai già in programma un tour?
Si, abbiamo già fatto qualche release party a Parigi con Big 45 crew ed Heartical Sound, a Madrid coi Mighty Megatons e altre date sono state già confermate: Reggae On the dock  conGrey Mamba a Brest, in Francia, Rast’art festival, Reggaeboa festival e Rototom Sunsplash.

Grazie Alpheus, speriamo di vederti presto anche qui in Italia!
Grazie Danilo, l’ho molto apprezzato, my respeck to you and all the italian massive. Eventi reggae, keep up the good work, fa-real!

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