Steel Pulse e Raphael live ad Alessandria: connubio perfetto tra reggae made in Italy e i più importanti esponenti del reggae del vecchio continente
Mercoledì 8 aprile ad Alessandria si è tornati indietro agli anni settanta, epoca d’oro per il reggae. La location è quella del Laboratorio Sociale, nella ex caserma dei vigili del fuoco. Gli autori di questo flashback sono gli Steel Pulse, storica band di Birmingham formatasi nel 1975 e che in questi mesi sta portando avanti un tour per celebrare i quarant’anni di attività.
Handsworth Revolution – 40th Year Celebration Tour ripropone (con qualche piccolo anacronismo) la scaletta musicale di quel disco. Negli anni la band ha cambiato formazione ma l’energia e la tenacia di tutta la band, che dagli anni settanta ha subito alcuni aggiustamenti, non è per nulla diminuita ma al contrario è aumentata nel corso del tempo. Nello show di mercoledì, oltre agli storici fondatori del gruppo David ‘Dread’ Hinds (chitarra e voce) e Selwyn ‘Bumbo’ Brown (voce e tastiere) sono saliti sul palco Sidney ‘Predator’ Mills alle tastiere insieme a Bumbo, Amlak ‘AmBASSador’ Tafari al basso, Wayne ‘C#’ Elvis Clarke alla batteria, Keysh McTaggart come vocalist, Jerry ‘Saxman’ Johnson al sassofono e Clifford “Moonie” Pusey alla chitarra solista.
Al tour celebrativo della band si somma quello dei primi 16 anni dell’associazione Groove Yard Sound, realtà musicale ligure da anni presente su tutto il territorio. La serata comincia con i Natty Roots Sound, realtà della scena musicale alessandrina per poi lasciare il palco a Raphael: Cool Breeze, Stay Ruff, A Weh di Love e What a Blessing, ma anche brani dell’album ‘Mind vs Heart’ come Laid Back e Soundblaster e la tribute song a John Holt Police in Helicopter ricevono una pronta risposta dalla massive, in attesa dell’arrivo sul palco della band di Birmingham.
Quel momento non tarda ad arrivare e tempo che i musicisti prendano posto e, una volta salito sul palco anche David Hinds, nell’aria del locale si diffondono le note di Prodigal Son: la massive, ancora calda dall’esibizione di Raphael, esplode e accoglie calorosamente i ragazzi di Birmingham. Hansdworth Revolution, Prediction, Soldiers e la celeberrima Ku Klux Klan sono solo alcuni dei brani che durante alla serata han riportato la massive indietro nel tempo. Ma oltre ai brani dello storico tour non sono mancate canzoni più recenti come Blues Dance Raid, Pan Africans Unite o Steppin Out, brano di chiusura col quale la band ha salutato la massive prima di lasciare posto ai controlli a Groove Yard Sound.
Durante questo concerto non sono mancati momenti come ad esempio i finti screzi tra David Hinds e Saxman Johnson, separati da Clifford Pusey per contendersi un assolo musicale, o le scenette messe in atto durante Taxi Driver, per simulare il tentativo di chiamare un taxi sfuggente (come nel famoso video ufficiale della canzone), o le molteplici evasioni dallo stage di David Hinds e Amlak Tafari, saliti sulle casse poste davanti al palco per avvicinarsi e rendere più partecipe la massive. Da sempre gli Steel Pulse han saputo unire le tonalità roots reggae alle ritmiche di generi come il rock o l’hip hop, riuscendo a chiamare a sé un pubblico che non ha età, come dimostra questo concerto al quale han preso parte, oltre ai giovani, anche molte persone che son cresciute con questa musica e, a distanza di anni, han deciso di (ri)vedere dal vivo questo gruppo che è riuscito a imprimere il suo nome nella scena musicale mondiale.
Scaletta concerto Steel Pulse al Laboratorio Sociale di Alessandria
Prodigal Son
Handswort Revolution
Sound Check
Prediction
Macka Splaff
Soldiers
Bad Man
Ku Klux Klan
Blues Dance Raid
Drug Squad
Pan Africans Unite
Babylon Makes the Rules
Taxi Driver
Rally Round
Nyah Love
Live Without Music (Roller Skates)
Steppin’ Out
Report e foto a cura di Francesco Palazzi