I fatti di discriminazione razziale che stanno colpendo gli Stati Uniti non si placano e sono migliaia e migliaia le persone in tutto il mondo che stanno chiedendo giustizia e che stanno manifestando. Sono noti a tutti gli scontri tra manifestanti e polizia avvenuti a Ferguson, con la cittadina del Missouri presa d’assalto e divenuto il simbolo, purtroppo con anche atti di estrema violenza, di questa lotta. Una conseguenza dei metodi usati dalla polizia statunitense che ha troppe volte freddato uomini di colore, spesso anche ragazzi e bambini innocenti.
Uno di questi fatti ha riguardato anche New York dove lo scorso 17 luglio, in una via del quartiere Tompkinsville, è stato ucciso Eric Garner. Il video della sua morte è stato proposto dai vari media proprio in questi giorni, sull’onda di quanto stava succedendo a Ferguson. Il 14 dicembre 25mila persone sono scese in strada a New York per chiedere giustizia per Eric. L’uomo morì dopo una colluttazione con la polizia: “I Can’t Breathe“, ovvero non riesco a respirare, furono alcune delle sue ultime parole e oggi quelle parole risuonano nel nuovo singolo degli Steel Pulse.
La band britannica, che già negli anni passati aveva dedicato una canzone a Trayvon Martin, ragazzo afro-americano di 17 anni ucciso dalla polizia nel 2012 (ascolta Put Your Hoodies On) , ha risposto al messaggio lanciato dall’attore Samuel L. Jackson che ha lanciato sul web una campagna per richiamare l’attenzione sulla morte di Eric Garner. Gli Steel Pulse sono stati tra i primi a rispondere presente, pubblicando il brano Hands Up I Can’t Breathe.