Dopo essere stata per la prima volta in Italia nel 2014 con una tappa a Firenze, Jah9 è recentemente tornata sui palchi nostrani come ospite de La Tempesta dub Festival ed esattamente nelle tappe di Torino,Trezzo sull’Adda e Roma. Non abbiamo perso l’occasione di intervistarla e farci dire i suoi progetti per il futuro e qualche interessante curiosità sulla sua vita.
Qui di seguito la video intervista, a cui segue la traduzione, a cura di Francesco Palazzi. Riprese di Valeria Fattori.
Francesco: Bentornata in Italia. So che lo scorso anno avevi suonato per la prima volta nel nostro paese con i Mellow Mood come band di supporto, e adesso ti ritroviamo come loro ospite. Che rapporto vi lega e come vi siete conosciuti?
Jah9: Oooh, sai li ho incontrati al Rototom, ed è stato molto bello perché sono venuti incontro al tour bus, mi han vista e han cominciato a dire ‘Oh mio dio, è Jah9!’, che ascoltavano la mia musica nel loro bus, ed erano così calorosi e genuini e le cose sono poi andate per il meglio.
Francesco: So che ti attende un periodo molto intenso dal punto di vista musicale: hai tanti progetti, tra cui un nuovo disco che uscirà presto. Cosa ci puoi dire a riguardo?
Jah9: Sono molto eccitata per questo album, è da circa tre anni che non pubblico un album e sono stata a lavorare sul sound facendo molte ricerche spirituali e studio del sound giamaicano, viaggiando e imparando, quindi questo lavoro è molto più personale, riguardo a me stessa come donna e del mio viaggio spirituale, perciò ci saranno molte canzoni intense e anche molto roots; inoltre ci saranno anche le mie prime produzioni musicali, quindi sono molto eccitata di condividere questo lavoro.
Francesco: Hai definito il tuo genere come Jazz on dub…È frutto delle influenze musicali con cui sei cresciuta? So che il tuo inizio come cantante è stato in chiesa e, nella tua musica, troviamo molta spiritualità. Questo è dovuto anche al tuo background musicale?
Jah9: Sicuro! Si tratta di una musica dello spirito, l’idea di cantare da quel luogo che ti emoziona; penso di cantare usando la testa e il cuore, perché la musica ad oggi è disconnessa. La musica è cambiata nei secoli, capisci? Hanno cambiato l’accordo e la nota del do.. perciò attualmente la musica non è ragionata nello stesso modo con il cervello e col cuore, ed in quanto musicista devi lavorare molto più duramente per connettere (cuore e mente), adesso devi fare questa cosa in maniera intenzionale, e trovo che la musica che sto facendo e il modo in cui armonizzo la mia voce, il sound e la pare strumentale dub e roots, questo è quel che sto cercando di fare con la musica, sto cercando di curare me stessa e quelli che la ascoltano.
Francesco: Chiaro, un messaggio simile a quanto detto da Protoje in ‘Music from My Heart’.
Jah9: Yeah man, yes-I.
Francesco: Chi ti segue sui social network vede molto spesso postati video in cui fai esercizi di yoga. Quando hai iniziato a fare questa pratica e come ti senti nel farla?
Jah9: Mi ero allenata per diventare istruttrice di yoga nel metodo Iyengar, che è molto focalizzato sull’allineamento e su benessere e sull’uso dello yoga con attrezzature e altri strumenti come uno strumento di guarigione. Lo yoga non è soltanto stretching ma anche uno stile di vita, e se si va a vedere nello stile di vita Rasta ci sono molte similitudini con lo yoga: spiega come ti relazioni con te stesso, con la tua comunità, come ti muovi durante il corso della tua vita e nel processo meditativo verso un più alto livello, capito? Ed anche Sua Maestà era un praticante dello yoga, perciò questo per noi rafforza ancora di più la connessione, e quando ho avuto la possibilità di allenarmi, è una cosa che ho iniziato a praticare. Quindi anche se non lo pratico sul materassino cerco di vivere questi principi come Rastafari, capisci? Come essere vivente.
Francesco: Chiudiamo con una domanda più generale: tra gli album che più ami, quale consiglieresti di ascoltare?
Jah9: Wow.. intendi di qualunque genere o più nello specifico (ride)? Un album che amo particolarmente è il primo disco di Tracy Chapman, è uno di quei “must have” , ed anche alcuni album di Winston MacAnuff sono molto seri e speciali per me.. oddio è così difficile da scegliere (ride), anche il roots e deep jazz, voglio dire artisti come Billie Holiday, ma anche Amy Winehouse.. dipende da qual è l’umore del giorno. Quello che accomuna tutti questi artisti è che quando cantano.. cantano da quel posto, quindi anche se non cantano tutti dell’Altissimo ma cantano da quel posto riesci a connetterti con loro, capisci? Quella che amo è la musica piena di spirito. Oppure ascolto musica dub puramente strumentale, senza parole ma solo con il basso e le vibrazioni.
Francesco: Grazie per il tempo che ci hai concesso. Speriamo di rivederti presto suonare in Italia..
Jah9: ..con la mia band? Sicuro!
Francesco: Certamente! E anche con un tempo non così freddo.
Jah9: Oh si, in estate (ride)!