Per le interviste di eventireggae.it, abbiamo avuto ai nostri microfoni i Lion Clan, band salentina che è appena uscita con il nuovo album “Stand Up” che ha segnato l’inizio del cammino nella reggae music dei tre ragazzi. Un album davvero interessante che ci verrà presentato da Raffaele e Sebastiano, due dei componenti dei Lion Clan.
Se volete saperne di più non vi rimane che schiacciare play e ascoltare l’intervista o in alternativa leggerla qui sotto.
EventiReggae: Abbiamo oggi ai nostri microfoni un gruppo che viene dal Salento e vado a dare subito il benvenuto su eventireggae.it ai Lion Clan. Ciao e benvenuti!
Lion Clan: Ciao a tutti !
EventiReggae: Innanzitutto presentatevi: chi abbiamo oggi ai nostri microfoni?
Raffaele: Io sono Raffaele Rizzelli che sono il beatmaker e produttore del gruppo e qui accanto a me c’è Sebastiano Corvaglia, Bastiaman, cantante patois e anche fonico che ha curato tutta la realizzazione dell’album, registrazioni a mixer e master.
E: Ok. Ci sono importanti novità, hai subito introdotto questo album che è uscito da poco…ma andiamo per ordine. Per chi ancora non vi conoscesse, io vi chiedo: come nasce il progetto Lion Clan?
R: Il progetto Lion Clan nasce l’anno, verso Natale, quando io avevo già la passione per il reggae e facevamo della basi per “gioco”, poi l’incontro con Simone che è il cantante in Salentino e Sebastiano che è qui con me, abbiamo pensato di creare questo progetto non pensando di arrivare ad un buon livello. Abbiamo iniziato a vederci e registrare, anche a distanza perchè purtroppo, chi per studio chi per lavoro, siamo in punti diversi dell’Italia, e piano piano abbiamo realizzato un album composto da nove tracce dove spaziamo tra i vari generi che ruotano intorno al reggae e soprattutto ci divertiamo tanto ad alternare il dialetto salentino al patois giamaicano.
E: Io ho ascoltato l’album, ci sono queste nove tracce..il disco si chiama Stand Up ed è uscito il 16 dicembre. Come mai questa scelta, e abbiamo qui anche il diretto interessato che canta in patois, di variare molto tra italiano, salentino e patois?
S: Per raggiungere le varie orecchie del mondo. Il patois è capito anche dagli inglesi ed è una lingua che sta prendendo molto piede e quindi per non limitarsi a cantare in salentino, abbiamo deciso di raggiungere così più ascoltatori. Cantare in inglese è sempre stata una passione, fin da quando avevo 13 anni. Poi mi sono avvicinato al patois…
E: Come si impara il patois?
S: Io ho avuto la fortuna di conoscere giamaicani che abitano qui in Salento. Essendo sempre a contatto con loro, avendo già delle buone basi in inglese, ho iniziato a parlarlo con loro e poi via…è andata così.
E: Parlando sempre di “Stand Up” che è il vostro nuovo album, era uscito anche il nuovo singolo di lancio, anzi due singoli: il primo a luglio che era “Salento” vuole essere un inno alla vostra terra, alle vostre radici?
R: Si, si. E’ tutto basato sulla classica storia del salentino che è costretto ad emigrare, sia al nord che all’estero, e che poi quando ritorna nella propria terra, ritorna con gioia e ritorna sopratutto per riabbracciare gli amici e i familiari. E’ una cosa che adesso capita un po’ in tutta Italia con il fatto dell’economia non gira e che non c’è lavoro, siamo tutti costretti a diventare degli emigranti. Il Salento viene messo come terra amata e protagonista del brano che è uscito all’inizio: “Salento” è stato fatto diciamo per gioco ma grazie a questo brano poi abbiamo costruito l’intero album.
E: E’ stato il vostro primo lavoro “Salento”?
R: Si, è stato il nostro primo lavoro.
S: Certamente.
E: In queste settimane è uscito il singolo di lancio…
R: Si a settembre è uscito il singolo “Stand Up”.
E: Parlateci un po’ di questo singolo e in generale dell’album. Che tematiche affrontate?
R: Abbiamo scelto “Stand Up” come singolo da tirare fuori prima perchè è stato il brano che è piaciuto a tutti a tre e ai vari amici che lo ascoltavano. Poi anche perchè “Stand Up” si può unire come significato che noi ci stiamo alzando e iniziando il nostro cammino. E’ un brano che io definisco “simpatico” perchè ha delle melodie molto orecchiabili. L’album è composto da brani che riguardano anche il ballare, la dancehall che spaziano tra vari argomenti: la varie difficoltà che si affrontano, come “So Life” che è un brano che dice “questa è la vita” e bisogna comunque andare avanti in ogni caso.
E: Chi lo volesse comprare che album si deve aspettare e dove lo può trovare?
R: Lo si può trovare su tutti i più importanti digital store come iTunes, Amazon, Google Play, Spotify e via dicendo. Chi lo acquista si deve aspettare un prodotto prima di tutto nuovo…
S: Abbiamo cercato di mantenere le sonorità giamaicane, reggae mischiate dal roots al dancehall…con suoni nuovi….un reggae nuovo.
R: Anche con l’elettronica, ricordando sempre le origini e non tralasciando mai il reggae..il suono in levare che caratterizza il reggae.
E: Quanto tempo di lavoro ha richiesto “Stand Up” e quando è nata l’idea di realizzare l’album?
S: L’idea dell’album è partita subito dopo l’uscita di “Salento”. Abbiamo detto “proviamoci” e ci abbiamo lavorato per un anno.
R: Anche perchè il problema di essere distanti con Simone che si trova a Padova, ha richiesto più tempo. Ci siamo comunque impegnati tanto sopratutto d’estate quando eravamo tutti e tre insieme.
E: Avete partecipato recentemente all’Apulian Reggae Academy. Come è stata questa esperienza?
S: E’ stata un’esperienza unica perchè abbiamo avuto modo di conoscere esponenti del reggae come Clinton Fearon. dei Gladiators, Dj War dei Sud Sound System, gente come Treble, Don Ciccio.
F: Io volevo dire una cosa su Clinton Fearon che è stata una persona molto umile e vicina a noi, molto disponibile per darti consigli e che ascoltava con molto piacere. Non ti faceva pesare di stare vicino a lui e abbiamo avuto un rapporto bellissimo. Infatti vogliamo anche ringraziare gli organizzatori dell’Apulian Reggae Academy perchè se non fosse stato per un evento del genere non saremmo stati cosi…noi. Un’esperienza che ci ha fatto cambiare molto.
E: Invece nei giorni scorsi ho visto che siete stati in un’altra fiera importante: a Bari al Medimex. Che ci siete stati a fare?
R: Abbiamo fatto un giretto con distribuzione del demo dell’album a varie etichette e addetto ai lavori. Anche quella una bella manifestazione, non prettamente sul reggae ma si parlava comunque di musica con tanta gente del settore con cui discutere di qualsiasi argomento inerente la musica.
E: Siamo arrivati in fase conclusiva. Se volete lasciare qualche vostro contatto.
R: Abbiamo la nostra pagina facebook Lion Clan. Abbiamo anche il sito internet www.lionclan.it e il canale youtube dove ci sono tutte le tracce. L’album è su iTunes se qualcuno volesse comprarl0 e sostenere chi fa musica.
E: Se volete fare un saluto alla massive di eventireggae.it, avete il microfono a disposizione.
R: Un saluto a voi di eventireggae e grazie per l’opportunità che ci avete dato.
S: Bomboclat.
E: Abbiamo avuto con noi i Lion Clan. “Stand Up” nuovo album disponibile dal 16 dicembre in tutti i digital store. Io vi ringrazio e vi faccio un in bocca al lupo. A presto.
F: Grazie a te. Ciao.
S: Ciao!