A pochi giorni dall’inizio dello Zion Station Festival, rassegna giunta alla quinta edizione e che si terrà a Gambalunga, in provincia di Ferrara, dal 25 al 28 giugno, abbiamo intervistato Imo dei Moa Anbessa che ha parlato non solo del festival ma anche del dub a Venezia.
Intervista a cura di Giulio Siroli.
Giulio: Tra pochi giorni a Gambulaga di Ferrara ci sarà la quinta edizione dello Zion Station Dub Roots & Culture Festival. Grandi nomi sono annunciati. Una line up interessane per quelli del dub…
Imo: Sarà un’edizione piena di vibes e energia. La line up è molto eterogenea e affiancherà vari modi di interpretare una sound system session. Artisti che spaziano dal roots reggae al digital dubwise in rappresentanza di vari paesi europei: Inghilterra, Italia, Francia, Olanda, Capo Verde… Avremo Imperial Sound Army con al microfono Afrikan Simba, Alpha Steppa affiancato da Jonah Dan, i francesi Salomon Heritage e Ras Tweed suoneranno insieme agli inglesi Maasai Warrior e all’italiano Etrurian Sound System che avrà al mic Charlie P. E poi King Shiloh con il suo nuovo sound system e le voci di Earl 16 e Nish Wadada ad impreziosire il tutto. Chiuderemo con una session speciale la domenica pomeriggio: Aba!
Giulio: King Shiloh avrà il suo sound? Se è vero sarà devastante. Me lo ricordo quando andavo in Francia al Ja’ Sound festival. Non vedo l’ora di rifarmi le orecchie…
Imo: Sì esatto! King Shiloh verrà dall’Olanda con il suo nuovo sound system. Chi ha già avuto modo di sentirlo dal vivo descrive l’esperienza come unica, dicono sia parecchio sconvolgente il suono che esce da li, e non parliamo solo di volume ma di una nuova concezione di bass line a quanto ci viene riportato, siamo tutti molto curiosi e impazienti di sentirlo. Se poi pensiamo che al microfono di King Shiloh ci saranno Earl16 e Nish Wadada ci vengono già i brividi. Shiloh suonerà il sabato dalle 23 alle 5 del mattino, una vera prova di resistenza!
Giulio: Quali sound system fissi ci saranno nella dub arena?
Imo: Il giovedì sarà Imperial Sound Army, il venerdì Etrurian Sound System. Su questi due sound si alterneranno gli artisti principali di quei due giorni. Il sabato invece appunto il sound sarà quello di King Shiloh e la domenica sarà Etrurian ad amplificare la session di Aba Shanti.
Giulio: Come mai la scelta di far esibire Aba Shanti I di domenica pomeriggio?
Imo: Con Aba abbiamo da anni un rapporto speciale ed è già stato tre volte a Zion Station. Quest’anno volevamo proporlo alla massive in un contesto e in un orario insolito. Suonerà in main yard con la luce del sole e siamo sicuri che sarà una session molto particolare. Inizierà la domenica intorno alle 16 e finirà per le 19, dando la possibilità a chi viene da lontano di rimettersi in auto a fine session e di tornare a casa ad un’ora ancora decente. E poi la domenica a Zion di solito restano gli irriducibili, i guerrieri, quelli che ballerebbero e starebbero in session anche alle 13 con 50 gradi all’ombra! A loro abbiamo voluto fare questo “regalo”.
Giulio: E nella Lake Yard cosa succederà? Ci sarà sempre il Sound System di Heavy Rootation?
Imo: Heavy Rootation sarà il sound della lake yard anche quest’anno ebbene si. I ragazzi sono incredibili, ci mettono cuore e anima per dare musica alla massive durante il giorno. Si sobbarcano un lavoro faticosissimo e ogni anno invitano tante ottime crew italiane. Anche quest’anno il programma è eccellente e le vibes che si respireranno in lake yard saranno calde molto calde
Giulio: Qualche anticipazione che non si sa’ ancora per Eventi Reggae?
Imo: Una novità su tutte quest’anno: la main yard sarà parzialmente coperta in modo da assicurare lo svolgimento delle session anche in caso di maltempo. Siamo stati graziati per quattro anni, mai una goccia di pioggia, ma la natura non va mai sfidata per cinque anni di fila, quattro va bene ma cinque no!
Giulio: Com’è andato il Venice Dub Club in questa terza edizione? Io ho partecipato solo per King Earthquake, ma so che vi son stati tanti sound boys…
Imo: La session con King Earthquake è stata effettivamente qualcosa di unico. C’era moltissima energia in circolo, tante persone sono arrivate da città lontane e per la prima volta sono approdate nella nostra yard, speriamo siano state contente delle vibes che hanno trovato ad accoglierle. Questa terza stagione è andata molto bene siamo davvero soddisfatti soprattutto per essere riusciti a coinvolgere più giovani e persone nuove provenienti dal nostro territorio. Abbiamo invitato degli ottimi artisti italiani e stranieri e ogni session è stata grandiosa e mistica. Il club poi è sempre più bello ed accogliente.
Giulio: La sala del Venice Dub Club con i pannelli phonoassorbenti hanno ancor di più migliorato l’acustica già ottima. Per la prossima edizione quali migliorie ci saranno? Che son curioso? Sai, sono sempre alla ricerca di un buon suono… Che mi faccia alzare spiritualmente…
Imo: È vero quest’anno il Phobic Club (ancora molti lo conoscono con il vecchio nome Pop Corn Club) è molto migliorato. È un po’ più piccolo ed è meglio così, inoltre come dici tu i lavori per migliorare la struttura e gli spazi interni hanno reso l’impatto acustico del sound system davvero perfetto. I ragazzi del Phobic stanno facendo un gran lavoro affinché il nostro territorio abbia un vero club di livello europeo, e non solo un luogo di ritrovo dove spremere più soldi possibili alla gente. Noi non smetteremo mai di ringraziarli per la fiducia che ripongono in noi e per la volontà di averci nel loro gruppo di lavoro. Ormai funzionano solo i posti “mangia e bevi”. Si fottano! La città ha bisogno di altro e ci sono persone che lavorano in questo senso da anni, senza aiuto da parte di alcuna istituzione, e d’altronde non lo vogliamo. Questo ci alzerà spiritualmente: diffondere il messaggio di Sua Maestà Imperiale Haile Selassie e la sua musica ad ogni costo. Harder the battle…
Giulio: Anticipazioni per il 2015-2016?
Imo: L’unica certezza al momento è che il Venice Dub Club tornerà ad ottobre sempre al Phobic Club. Noi non cureremo più direttamente la promozione e la direzione artistica della stagione, che sarà affidata ad un promoter esterno. Saremo resident sound system e sostanzialmente non cambierà nulla: verranno invitati sempre i migliori artisti italiani e stranieri in circolazione per suonare insieme a noi.
Giulio: Dove andrete questa estate con il vostro sound?
Imo: Con il nostro sound da nessuna parte per ora. Muoversi con il sound non sempre è facile e conveniente sia per noi che per i promoters. Molte volte è meglio muoversi senza sound, più facile a livello logistico e meno costoso per tutti. In fin dei conti la musica che esce dal nostro studio, che ci rappresenta nel modo migliore durante le nostre session, può essere suonata su qualsiasi sound. Avremo alcune session che aspettiamo con molta gioia e impazienza: suoneremo in tre grossi festival in Francia, Belgio e Spagna oltre ad alcune date in Italia. Bless.