È uscito il 2 novembre il nuovo album dei Black Roots, storica band di Bristol attiva dal 1979 e che debuttò con l’ottimo omonimo album nei primi anni ottanta, portandoli subito al vertice di una carriera pluridecennale coronata da ben quindici album, tutti più o meno must have per gli amanti del classico Roots Reggae made in Britain.
Dopo un silenzio di circa vent’anni preceduto da una trilogia di produzioni dub in collaborazione con Mad Professor e Dub Judah, dagli anni dieci del nuovo millenio la leggendaria formazione autrice di Confusion, What Them ‘A Do, Opportunity e Tribal War è ritornata ben attiva, con una produzione media di circa un album ogni 24 mesi: ricordiamo, infatti, On The Ground (2012), Ghetto Feel (2014) e Soul Of A Man, ultima produzione risalente al 2016.
E quindi, esattamente dopo due anni di lavori intensi interrotti da tour e live performance, i Black Roots rilasciano nientemeno che che il loro sedicesimo album, intitolatosi Take It, composto di ben undici tracce capaci di soddisfare palati musicali diversi.
Anticipato dai singoli How Long e la title track, uscita con video ufficiale lo scorso luglio, Take It si prospetta un segnale di quanto il gruppo, nonostante la longeva militanza nel settore di circa quarant’anni, sappia giungere all’attenzione dei fan più longevi e di quelli che ascolteranno per la prima volta questo nuovo album: canzoni dotate di profondi testi, inerenti alle tematiche più attuali ma condite da quel sound britannico tipico di una delle realtà in levare che l’Uk abbiano mai prodotto, con la speranza di vederli presto presi in un tour che comprenda l’Italia.
Tracklist Take It
1. Take It
2. Forgive Them
3. Be
4. Common Man
5. What A Crisis
6. Children Of The World
7. How Long
8. Ah Who Say
9. Digital
10. Reincarnation
11. Tories