I Boom Da Bash, band salentina attiva da qualche anno che ha già pubblicato due cd, sono usciti nel mese di giugno con un nuovo album che conferma ampiamente tutte le potenzialità espresse con i precedenti lavori, soprattutto l’ottimo Mad(e) in Italy.
Il bellissimo Salento è ormai da anni una fucina di talenti musicali, non solo reggae, e probabilmente per l’aria che si respira nella zona di una tradizione (la Pizzica) lunga di secoli, molti giovani sono invogliati a tentare la via della musica, avendo anche una struttura di supporto che aiuta molto le nuove generazioni come Puglia Sounds, un programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale.
Sicuramente i BoomDaBash rappresentano una delle punte di diamante di questo movimento, e il nuovo disco è molto curato e prodotto in maniera eccellente. Suoni freschi e moderni, collaborazioni di grande livello (Black Chiney e Ward 21 dalla Jamaica, Sud Sound System e il grande Clementino dall’Italia) fanno sì che il cd venga ascoltato tutto di un fiato e alla fine …..si riascolta di nuovo. Questi giovani leoni producono un reggae aperto anche ad influenze della nuova black music, non solo hip-hop, ma anche dubstep, grime (che è anche il titolo di un brano), r’n’dub, il tutto mescolato da una commistione di lingue, infatti i brani vengono cantati in inglese e in salentino.
Si comincia con “Sunshine Reggae”, che ha il titolo di una vecchia canzone dei Laid Back, è un classico reggae fresco e godibile, supportato da un bel video che guarda con ironia ai video hip-hop americani, infatti c’è il macchinone, una enorme cadillac, ci sono le belle ragazze, ma le strade sono i sentieri salentini in mezzo agli uliveti! Il brano “Grime” con Black Chiney, esplora nuovi territori della dancehall, la collaborazione da buonissimi risultati, ma con il brano seguente inizia la sequenza mozzafiato e di alto livello dell’intero cd. “Troppo strano” con il rapper napoletano Clementino è un reggae-hip-hop travolgente, che prevedo sarà ballatissimo nelle dancehall nostrane, con una bellissima guerra di rime e parole tra Napoli, la Jamaica e il Salento. Praticamente il massimo!
Subito dopo c’è la bella “XXX“, dal testo molto importante che invita a rispettare la donna, visto che in molti pezzi si parla solo di “punanny” in maniera volgare e violenta. D’altronde sappiamo che l’ambiente dancehall jamaicano è purtroppo molto spesso punteggiato da atteggiamenti omofobici e maschilisti, e il povero Bob che parlava di One Love, si rivolta nella tomba. La sequenza mozzafiato continua con “The Message“, che si può anche apprezzare nel video girato a New York in occasione di una tourneé del gruppo, e come si diceva una volta questo è il classico brano per ballare e pensare. A questo punto arriva “Sensi” con il supporto dei Ward 21, i giovani apprezzeranno il ritmo, i meno giovani avranno un piccolo tuffo al cuore sentendo nel refrain, il loop di “Under mi Sensi”, brano leggendario di Barrington Levy, che ha fatto, all’epoca, ballare il mondo!
“Original Badman” e “Somebody to Love” sono episodi piacevolissimi, soprattutto con il secondo un ragga-ska molto elegante e con un testo di livello, nel quale si afferma giustamente che tutti abbiamo bisogno di amare qualcuno, concetto espresso qualche annetto fa anche dai Blues Brothers di “Everybody needs somebody to love” e scusate il paragone ardito. “Nice” classico reggae ondeggiante e ipnotico, ci introduce al brano seguente, “Reality show”, con i Sud Sound System, che sono un po’ i fratelli maggiori del movimento reggae salentino, e come la combination con Clementino, è assolutamente travolgente, ska potentissimo, basso devastante e lingue scioltissime e velocissime sul sound. 10 e lode. Il disco si chiude con “Born in the ghetto” brano che, se non fosse preceduto da una autentica sequenza di gemme musicali, risulterebbe sicuramente più apprezzato, non proprio un reggae ortodosso, ma il ritmo è abbastanza incalzante e il testo è sempre interessante.
Molto apprezzabile nei BoomDaBash è la ricerca di testi mai banali. Disco esplosivo e pieno di ritmo, che introduce con pieno merito la band nel gotha del reggae italiano e non solo, senza dimenticare che dal vivo la band è in grado di fare show estremamente divertenti e coinvolgenti, fatto dovuto anche alla gavetta fatta all’inizio della carriera. Ma già nel 2011 avevano fatto ballare le piazze italiane in occasione degli Mtv Days nell’ambito del New Generation Contest . Sapete poi chi vinse il contest? I BoomDaBash.
Emilio Chirico