È uscito lo scorso 26 febbraio il nuovo album di Sizzla. Un disco che segna il ritorno discografico del cantante giamaicano: non ne sentivamo la mancanza, visto che in carriera può vantare qualcosa come settanta album, il che lascia facilmente intuire che c’è sempre qualcosa, firmato da Sizzla, da ascoltare. Nel 2014 ci fu Born a King, preceduto da Radical, mentre l’anno precedente fu rilasciato The Messiah.
876, questo il titolo del nuovo (e per ora ultimo) disco che riprende il prefisso telefonico della Giamaica, è un album che in tredici tracce affronta diverse tematiche: da questioni sociali e spirituali, passando per una classica canzone sulla ganja, senza dimenticarsi brani d’amore. Le aspettative che avevamo su 876 erano altissime, sopratutto per “colpa” di Breath Of Life, il primo estratto dal disco che venne pubblicato a metà febbraio e che subito ottenne un grande riscontro tra la massive: rimane questa una delle migliori canzoni dell’intero album in cui il coro “Only Jah alone flow the breath of life” viene messo in risalto dalla splendida voce di Sizzla. Sarà comunque difficile dire quale sia la più bella in un disco che davvero, traccia dopo traccia, propone numerose canzoni che potrebbero diventare vere e proprie hit.
Facendo un rewind e tornano all’inizio del disco, troviamo come prima traccia Longing For che mette in primo piano lo strepitoso falsetto del bobo, con il quale propone un brano romantico in cui mette l’amore al centro del testo. I meno romantici vengono subito “svegliati” con una ben più movimentata canzone: Leave My Ganja Alone è, come si intuisce dal titolo, il ganja anthems di questo disco che si schiera contro il sistema di Babilonia. Che dire? Super chune! Con Street Life, l’ascoltatore si trova ad immaginare la vita del ghetto: il brano vuole anche essere un invito verso i più giovani a concentrarsi sui libri e la voce potente di Sizzla lo sottolinea con un ripetuto “put your head to your books“.
Ritmo più lento nella ballata Beautiful Place in cui il cantato diventerà improvvisamente più veloce per abbassare successivamente il ritmo. Brano che non brilla particolarmente così come il successivo, Show Them The Way, testo in cui viene proposto anche un estratto di un discorso dell’imperatore Haile Selassie con un ritmo dove sono suoni nyahbinghi a fare da base. Con Love Me si apre il lato romantico di 876 con l’amore che viene messa al centro del testo che ritroviamo anche nella successive Never Ending Love e You Belong To Me. Quest’ultimo brano presenta la prima collaborazione del disco, quella con Samira Taylor.
876 possiamo definirlo un disco “spezzato” in due parti: una serie di bellissimi brani, intervallati da alcuni più lenti e, a nostro avviso, noiosi. Se con le prime tracce ci eravamo esaltati e avevamo ballato come se non ci fosse un domani, con queste ultime lente ballate d’amore la nostra eccitazione è davvero calata: niente da dire contro le ballate d’amore (amiamo artisti come Romain Virgo) ma queste non sono particolarmente convincenti. Per fortuna arriva Bad Mind che propone la collaborazione con Jah Cure. I due artisti tornano a collaborare a distanza di anni da King In The Jungle, brano che venne pubblicato per la Harmony House, la label di Beres Hammond.
High Grade è il secondo ganja anthem del disco: brano potente, intervallato da alcuni freestyle, in cui Sizzla consiglia cosa fare quando si è nervosi. Si prosegue con Babylon Kingdom Fall, prodotta da Vychalle “Kid” Singh e registrata in Trinidad & Tobago, che propone un dancehall style niente male. Il disco viene ottimamente concluso con Watch Over You, una preghiera di pace che viene aperta dal suono della chitarra seguito dalla delicata voce in falsetto di Sizzla.
01. Longing For
02. Leave My Ganja Alone
03. Street Life
04. Beautiful Place
05. Show Them The Way
06. Breath Of Life
07. Love Me
08. Never Ending Love
09. You Belong To Me feat. Samira Taylor
10. Bad Mind feat. Jah Cure
11. High Grade
12. Babylon Kingdom Fall
13. Watch Over You