Da settimane e settimane stavamo assistendo a post ed immagini che circolavano sui social dove i vari artisti e band chiedevano di tenere in considerazione, per gli imminenti Grammy Awards, i propri album. Lo abbiamo visto per Lee Scratch Perry, per Alborosie e per numerosi altri grandi nomi.
Evidentemente chi doveva tenere in considerazione le nomination o è un completo incompetente o semplicemente si è perso per strada tutti gli album che sono usciti nel corso di quest’ultimo album. Sono anni che i Grammy hanno perso il loro appeal verso il popolo del reggae e nelle ultime due-tre edizioni abbiamo assistito a delle nomine che hanno avuto davvero del ridicolo.
Quelle di quest’anno fanno altrettanto ridere, con tutto rispetto per gli artisti coinvolti: sia chiaro, niente di personale con gente come J Boog o Ziggy Marley (che anzi apprezziamo molto) ma sinceramente quando parliamo di miglior album reggae dell’anno non pensiamo ad un Ep di appena cinque canzoni. Cosa può avere di “Best” un lavoro del genere?
E quindi andiamo per ordine: tra i nominati c’è un disco live, ovvero Live in Virginia dei Soja che non è altro che l’esecuzione live durante un concerto dei brani di Amid the Noise and Haste, troviamo poi un EP di cinque canzoni come Rose Petals di J Boog, un disco che è passato quasi inosservato come Ziggy Marley di Ziggy Marley. E poi c’è Reggae For Her che, detto sinceramente, abbiamo dovuto cercare su google per scoprire che è l’ultima pubblicazione di Sly & Robbie e sul quale non possiamo esprimere nessun giudizio considerato che eravamo totalmente estranei al suo rilascio. Ci sono pure i Rebelution con Falling Into Place, disco che è stato accolto positivamente negli Stati Uniti dove è da 26 settimane nella classifica Billboard.
Nel quintetto di chiusura c’è Everlasting dei Raging Fyah che non solo è in assoluto il miglior album tra i nominati ma è senza dubbio il miglior disco reggae degli ultimi anni. Se dovessimo scommettere 1 euro sulla vittoria finale, non avremmo alcun dubbio su chi puntarlo. Quel che è certo è che avremmo voluto vedere una serie di nomination che non per forza abbiamo annualmente un Marley e che abbia annualmente album che non sono “album”.
Ricordando che gli album da prendere in considerazione devono rientrare, da regolamento, nel periodo che va dal primo ottobre 2015 al 30 settembre 2016 e che deve avere avuto una distribuzione negli Stati Uniti. Il vincitore, sperando che non sia un’altra grassa risata, sarà annunciato il 12 febbraio 2017.