Winston Hubert McIntosh meglio noto come Peter Tosh è stato uno dei più grandi artisti reggae jamaicani che insieme a Bob Marley e Bunny Wailer ha fondato lo storico gruppo The Wailers, diventati famosi prima nell’isola e poi in tutto il mondo. Dopo aver partecipato alle creazioni di dischi come Soul Rebels, Catch a Fire, African Herbsman e Burnin’ (solo alcuni di quelli composti durante il periodo negli Wailers) il gruppo si scioglie e ancora oggi rimangono dubbi sul vero motivo di tale scioglimento. C’è anche chi “incolpa” proprio Tosh che insieme a Bunny Wailer si rifiutarono di lasciare l’isola per sostenere lunghe tourneè.
Dopo lo scioglimento avvenuto nel 1974, Tosh intraprese la carriera da solista e tra i suoi più importati dischi ci sono sicuramente Legalize It e Mama Africa. Nel 1987 pubblica quello che sarà il suo ultimo lavoro, No Nuclear War che gli permette di vincere anche un Grammy per il miglior album reggae. Pochi mesi più tardi dello stesso anno, succede l’impensabile: Tosh viene ucciso in casa in seguito ad una sparatoria avvenuta dopo un tentativo di rapina al quale il cantante si oppose di consegnare denaro. Insieme a lui muore anche un amico presente, ma si salva la moglie. Il suo assassino, Dennis “Leppo” Lobban, vecchio amico di Tosh e malvivente, verrà catturato e condannato a morte.
Era l’11 settembre 1987 quando Peter Tosh venne ucciso. Ricorre oggi quindi il venticinquesimo anno dalla sua scomparsa e verrà ricordato con un cofanetto con sei cd che racchiudono la vita artistica del cantante, come vi avevamo già anticipato. Sicuramente Peter non è stato negli anni ricordato come invece si meriterebbe: rimane celebre quel suo intervento nel 1978 al One Love Peace Concert dove cantò e parlò contro corruzione e violenza davanti ai “capi” dei due partiti politici jamaicani, Edward Seaga e Michael Manley. Un intervento che costò a Tosh anni di maltrattamenti da parte della polizia che lo presero a botte quasi uccidendolo appena qualche mese dopo il One Love Peace Concert. E con il suo discorso che noi lo vogliamo ricordare.