Il reggae non ha solo un re ma anche un principe, The Crown Prince of Reggae. Stiamo ovviamente parlando dell’immenso Dennis Brown, cantante giamaicano che nacque il primo febbraio del 1957 e che quindi, proprio oggi, avrebbe compiuto 62 anni.
Noto all’anagrafe come Dennis Emanuel Brown, è stato il padre di album come Money In My Pocket, Love Has Found Its Way o Vision. Giamaicano di Kingston, cresce con la musica alla quale si avvicina appena quindicenne dando alle stampe, grazie a Studio One, il suo primo singolo Lips of Wine. Grazie al padre Arthur che scriveva testi per Life In Hopeful Villageun, noto programma radiofonico giamaicano, risce a trasmettere la propria voce in radio, dagli studi dell’emittente nazionale.
Una discografia immensa in cui si contano una sessantina di album: alcuni ritengono siano oltre cento, Brown ne rivendicava ottanta. Quel che è sicuro è che ancora oggi risuonano con tematiche sempre attuali. Fu con Money In My Pocket, title track dell’omonimo album, che il suo nome iniziò a circolare non solo sull’isola ma anche a livello internazionale: in Inghilterra si posizionò al numero 14 nelle charts nel 1979. Nel momento migliore della sua carriera, sembrava che niente lo potesse fermare ma si sa, è il successo stesso che spesso ti porta alla rovina: numerosi stravizi (c’è chi sostiene anche una dipendenza dalla cocaina) portano a fargli perdere la voce e probabilmente ad ulteriori problemi di salute.
Nel 1999, appena giunto in Giamaica dopo un tour in Brasile, si ammala e muore a soli 42 anni. Ufficialmente la morte fu causata da un collasso polmonare seguito da infarto ma nessuno dichiarò mai cosa portò a una situazione del genere.
Negli ultimi anni di vita ottenne anche una nomina ai Grammy, con il disco Light My Fire. È considerato uno dei più grandi cantanti reggae e il suo talento venne riconosciuto da molti: fu Bob Marley che gli etichettò il titolo di The Crown Prince of Reggae.