Sono passati la bellezza di 56 anni dal 6 agosto 1962: sembrano tanti ma a pensarci bene e se ci fermiamo a riflettere sul fatto che prima di quella data la Giamaica era ancora una colonia inglese, 56 anni non son poi così tanti. Anche se la schiavitù venne “abolita” con l’Emancipation Act del 1838, approvato dal governo britannico, la popolazione giamaicana di fatto restò schiava di una dittatura coloniale che andò avanti fino al 1939.
Se la Seconda Guerra Mondiale per molti paesi europei e mondiali fu una vera e propria tragedia, per la Giamaica non fu un beneficio ma quasi. La guerra infatti sancì la fine del dominio come potenza mondiale della Gran Bretagna e fece allacciare rapporti tra la Giamaica e gli Stati Uniti. L’isola caraibica inoltre sfruttò la grande domanda di materie prime come il ferro, l’alluminio e la bauxite che segnò un importante sviluppo a livello economico. Sul piano politico si ebbero altrettante tappe fondamentali: nel 1958 venne sancita la WIF (West Indies Federation – Federazione delle Indie Occidentali Britanniche), una federazione caraibica formata dalle colonie del Regno Unito nei Caraibi, con l’intento di creare un’unità politica capace di rendere ogni membro indipendente dal Regno Unito.
Il 1958 rappresenta quindi un anno di svolta per la Giamaica che, seppur non ancora completamente autonoma, diventa una delle province indipendenti appartenenti alla Federazione delle indie Occidentali. La Federazione però andò a collassare in seguito a conflitti politici interni. Si arriva così alla vera e propria indipendenza della Giamaica che venne sancita il 6 agosto del 1962.