“Sono una sostenitrice di Trump” è quanto detto da Etana, nota artista reggae giamaicana ma ormai stabilmente negli Stati Uniti dove ha anche la cittadinanza. L’autrice di album come I Rise o Better Tomorrow, chiamata in causa durante un’intervista, non ha nascosto il suo pensiero riguardo la corsa alla presidenza del paese a stelle e strisce.
Quando un personaggio pubblico come lei, seguita da un pubblico che ha spesso apprezzato la sua musica, si esprime a favore di un politico (o quello che è) che basa la sua campagna elettorale su muri da innalzare, è scontata la reazione di chi la segue. Ed infatti Etana è stata sommersa dalle polemiche e sono stati migliaia i messaggi, anche poco carini, che le sono arrivati pubblicamente tramite i social.
A sostenerla ci ha provato Tanya Stephens, dicendo che ogni persona è libera di esprimere il proprio pensiero. Niente in contrario ma siamo tutti d’accordo nel ritenere che le dichiarazioni di Etana sono state sorprendenti in quanto lei stessa, tramite i testi delle sue canzoni (ad esempio Wrong Address e Roots), ha sempre sostenuto l’orgoglio nero e la difesa delle proprie radici.
E forse anche lei ha capito, con colpevole ritardo, che la sua uscita poteva essere risparmiata: con un comunicato stampa ha chiesto scusa e fatto marcia indietro per quanto detto, dichiarando di essersi fatta trasportare da un senso di paura dovuta a quanto gli Stati Uniti stanno vivendo, menzionando terrorismo e violenza. “Mi rendo conto solo ora che non dobbiamo permettere alla nostra paura di prendere la parte migliore di noi stessi, la capacità di amare incondizionatamente e di connettersi con i nostri simili, uomini e donne, indipendentemente dalla loro fede, religione o origine etnica” è un passo del comunicato.