Si è tenuta questa sera, lunedì 15 febbraio, allo Staples Center di Los Angeles, la cerimonia di premiazione per la cinquantottesima edizione dei Grammy Awards. Come ben sappiamo annualmente, dal 1985, viene premiato anche il miglior disco reggae dell’anno scelto tra cinque album in nomination.
Per l’edizione 2016, che quindi raccoglieva i dischi pubblicati tra il novembre 2014 e l’ottobre 2015 e rilasciati con distribuzione anche negli Stati Uniti, erano in lizza album come The Cure di Jah Cure, Zion Awake di Luciano, Strictly Roots dei Morgan Heritage, Acousticalevy di Barrington Levy e Branches Of The Same Tree di Rocky Dawuni.
La prestigiosa statuetta è andata ai Morgan Heritage che si aggiudicano il primo Grammy alla prima candidatura: i fratelli Morgan trionfano con Strictly Roots, disco che ha venduto oltre 5mila copie. Niente statuetta quindi per Jah Cure che in tanti davano per vincitore e nessuna prima storica storica vittoria per l’etichetta Vp Records che mai è riuscita a trionfare, anche se nel 2004 vinse un grammy con il disco Dutty Rock di Sean Paul che era co-prodotto con la Atlantic Records.
Rimangono a mani vuote anche Barrington Levy che per la prima volta in quarant’anni di carriera si trovava coinvolto ai Grammy, sia Luciano che invece era alla sua seconda nomina. Finisce il sogno dell’Africa che sperava in una alquanto improbabile vittoria di Rocky Dawuni.