Non ha certo passato un buon Natale il cantante giamiacano Sean Paul. Fonti vicine all’artista hanno riferito che in vista della sua esibizione per capodanno nelle Maldive, sono state ricevute delle pesanti minacce di morte. Un gruppo islamico (secondo quanto riporta il The Gleaner si tratterebbe di jihadisti) dell’isola con fori legami con la Siria, ha pubblicato online un video indirizzato al cantante.
Sean Paul era stato invitato ad esibirsi in un concerto gratuito, dal governo delle Maldive, che si terrà a Male. Dopo il video apparso su Youtube, la vicenda si complica e non poco: nel video viene espressamente detto che l’evento è per tutti i musulmani di Jihad nel nome di Allah e che Sean Paul è un miscredente, un avvocato del diavolo e che merita la morte. Per questo gli è stato intimato di non presentarsi sull’isola o sarà ucciso. Viene inoltre aggiunto che tutti i festival occidentali e tutta la musica, tra cui quella di Sean Paul, contribuiscono alla distruzione delle Maldive.
Una situazione davvero delicata con Carlette DeLeon, dell’entourage di Sean Paul, che ha dichiarato che presto sarà presa una decisione, insieme autorità delle Maldive, per decidere se il concerto in programma il 31 dicembre si svolgerà o meno.