Si sono esibiti in Italia lo scorso 25 ottobre i Soldiers of Jah Army, meglio noti come Soja, band americana attiva dal 1997 che negli ultimi anni ha acquisito un enorme numero di fan, specialmente in Sud America ed in Europa.
A fare da scenario alla loro unica data nazionale, l’Alcatraz, locale milanese che ha ospitato nel tempo diversi grandi nomi, come quelli di Shaggy o Sly And Robbie. Ad aprire la band americana i Muiravale Freetown, giovane gruppo reduce da un intenso tour che li ha portati ad esibirsi su prestigiosi palchi come quello del Rototom Sunsplash e ad aprire gli show di artisti del calibro di Damian Marley, Africa Unite e 99 Posse.
La giovane band terracinese, dotata di un grande talento musicale ed un solido sound, ha riscaldato la location con alcuni brani tratti dal loro album omonimo uscito circa tre anni fa. Scoccano le 21 quando i Muiravale Freetown cedono il posto ai Soja: l’Alcatraz è stracolmo di persone che vengono da tutta Italia per assistere a questo imperdibile show.
Due ore di musica in cui la white reggae band più famosa del mondo ha regalato tutte le migliori canzoni dal loro repertorio: Rest Of My Life, Not Done Yet ma anche pezzi come I Believe, Easier e Your Song in cui il portentoso Bobby Lee, oltre a suonare il basso, si cimentava nella parte di Damian Marley. Per You And Me il pubblico ruggisce in un boato fragoroso, dimostrando di sapere i testi e accompagnando Jacob, frontman del gruppo, per tutta la durata della canzone. Grandi anche il saxofonista Hellman che lascia tutto il locale a bocca aperta in un assolo di travolgente, ed il chitarrista Trevor Young, terza voce del gruppo che ha dimostrato le sue grandi abilità nel maneggiare lo strumento.
I Soja mancavano da due anni in Italia e chi ha avuto modo di vederli non è stato deluso: grande capacità d’intrattenimento, pieno coinvolgimento non solo del frontman ma dell’intero gruppo che ha suonato 120 minuti di fila, per uno show che difficilmente verrà dimenticato.