Junior Marvin ha da poco rilasciato ben due album usciti entrambi il 6 febbraio. Si tratta di “Lion To Zion Dub Wise” e “Smokin’ To The Big M Music“. Ma sembra che questo suo 2013 prometta molto altro e infatti l’ex chitarrista dei Wailers ha già annunciato l’uscita di un terzo album anche se ancora non si sa il nome.
Il nuovo disco però è già in pre-produzione e sembra che anche questo album cosi come è stato l’ultimo “Smokin’ To The Big M Music” sia una raccolta dei suoi vecchi brani. Infatti in una recente intervista Junior Marvin ha dichiarato di aver inizialmente scelto ben cento brani e averli ridotti adesso a trenta. Ma l’obiettivo e di avere in mano quindi brani circa da inserire in questo album che uscirà verso la fine dell’estate. La cosa più interessante è che il cantante sta cercando di inserire diverse featuring all’interno del disco e per questo sta cercando di convincere artisti come Lenny Kravitz, Santana, Eric Clapton, Steve Winwood, Wyclef Jean.
Junior Marvin parla poi anche di quanto successo nel 2011 con l’abbandono improvviso dei The Original Wailers. Ancora oggi io mi ricordo che attendevo con ansia il loro ritorno in Italia, dopo averli visti a Firenze e Bologna nel 2010. Però proprio all’ultimo momento venni a sapere dell’abbandono di Junior Marvin e di fatto nel loro live a Capoliveri, un piccolo sobborgo dell’Isola d’Elba in Toscana, sul palco dei membri storici dei The Wailers c’era solo Al Anderson. I motivi di questo addio non furono ben chiari subito e neanche oggi ancora si sapeva per certo cosa fosse accaduto. A spiegarlo è lo stesso Junior Marvin: “Iniziò ad esserci una cattiva gestione della band, un po’ come successe con Barrett nella The Wailers Band. Io ero stufo di continuare a suonare e cantare sempre le solite canzoni: volevo fare nuova musica. Non ero felice, non mi divertivo più e alla fine anche io non volevo fare più musica cosi ho lasciato. Inoltre non mi sentivo più e non venivo più trattato come un membro alla pari di Al Anderson. Durante le registrazioni di Miracle avevo proposto tantissime canzoni scritte da me, ma Karl Pitterson, il produttore che avevano scelto, le rifiutata tutte. Sembrava che avesse qualcosa di personale contro di me. Un giorno ho provato a suggerire una sovraincisione in studio e lui andò fuori di testa. Era solo un suggerimento, non un ordine…Bob mi aveva chiesto di mantenere attiva la band e di tenerla ad alti livelli e ormai non lo era più per la cattiva gestione che ne hanno fatto. Ormai venivo trattato come un musicista ingaggiato e non c’era più l’interesse da parte loro di portare avanti il messaggio d’amore, ma solo di intascare soldi”.