Si sono celebrati ieri, lunedì 17 novembre, nella Holy Trinity Cathedral di Kingston, i funerali di John Holt. Un ultimo saluto al grande artista giamaicano, deceduto a Londra in seguito ad una grave malattia lo scorso 20 ottobre. La sua gente, il suo popolo e tutti i suoi fan sono accorsi numerosi per omaggiarlo e ricordare uno dei cantanti che ha fatto la storia del reggae e della musica giamaicana.
A quasi un mese di distanza dalla sua scomparsa, Holt riposerà in pace presso il Dovecot Memorial Park in St Catherine dove è stato sepolto dopo la funzione funebre. Una grande folla lo ha accompagnato in questo suo ultimo viaggio, iniziato qualche ora prima con un tributo musicale di grande spessore. Momenti di grande gioia e di vera commozione, specialmente quando i figli Junior e Richard hanno cantato rispettivamente A Love I Can Feel e Stealing.
Tra gli altri figli, ha preso poi la parola Natalie e, rivolgendosi alla sua famiglia e a tutti i fan, ha detto loro di guardare alle numerose canzoni della discografia del padre per imparare e apprenderne il messaggio di amore. Sulla stessa linea Debbie Holt che ha prima ricordato i momenti felici con il padre e lo ha successivamente omaggiato dicendo che era parte del popolo e che ha sempre cantato per il popolo.
Tra i presenti c’erano anche Daddy U-Roy, che ha reso omaggio ad Holt cantando Wear You To The Ball, e Luciano che invece ha proposto Impossible. E poi tanti altri come George Nooks, Carlene Davis, Ken Boothe, Karen Smith, Jimmy Riley, Tinga Stewart e Boris Gardiner. Numerosi i brani eseguiti grazie anche a Lloyd Parkes e la We the People Band che ha suonato con grande emozione. Presenti anche alcune cariche dello stato come il ministro dell’industria e del commercio Anthony Hylton e il ministro della gioventù Lisa Hanna, solo per citarne alcuni.
Non potevano mancare ovviamente telecamere e flash, nonché curiosi che armati di telefonini hanno ripreso la bara di Holt, rigorosamente verde, gialla e rossa, con raffiguranti i figli e lo stesso artista sorridente. Che sia di cattivo gusto o meno, la decisione di riprendere e pubblicare tutto in rete, non spetta a noi giudicarlo, considerato anche il fatto che le nostre tradizioni son ben diverse da quelle di altri popoli del mondo. Resta il fatto che anche noi, fan dall’altra parte del mondo, abbiamo potuto vedere per l’ultima volta il grande John Holt.