Di tutta questa storia l’unica cosa sicura è che non ci sarà. Che poi sia stato Mavado a non voler partecipare al Reggae Sumfest 2013, o siano gli organizzatori a non averlo voluto, questo probabilmente non lo sapremo mai. E non lo sapremo perché nemmeno loro sembrano avere le idee chiare: da un lato c’è Julian Jones Griffith, manager di Mavado, secondo cui gli organizzatori del concerto li stanno prendendo in giro; dall’altro c’è Robert Russell, uno degli organizzatori, il quale sostiene di aver ricevuto il ‘no’ dell’artista.
“Ci hanno detto che non sarebbe stato disponibile per il Sumfest, ed è per questo che non lo abbiamo ingaggiato. Ci sono prime donne che si mettono in mezzo fra noi e l’artista, perché per quanto ci riguarda facciamo sempre del nostro meglio per proporre una line-up completa”. Ma Griffiths, che sembra richiedere una parte degli incassi del concerto, sostiene che Mavado sia disponibile e che ci siano state delle trattative, naufragate in un nulla di fatto: “Ho una mail datata un mese fa in cui c’è l’accordo di massima. Tanto che Mavado ha un concerto a Los Angeles, e il giorno dopo avrebbe dovuto essere al Sumfest, così ho ritardato la prenotazione dei voli perché non avevamo ancora conferma ufficiale. Questo ritardo ha comportato una spesa in più per gli organizzatori del concerto di Los Angeles perché nel frattempo il prezzo dei biglietti è aumentato”.
A questo punto, secondo Griffith, le comunicazioni con gli organizzatori del Sumfest si sono interrotte, tanto che non avrebbero risposto a nessuna delle sue mail: “Ci hanno presi in giro. Forse Russell non sa come sono andate le cose. Ma intanto i fan di Mavado chiedono perché il loro artista non parteciperà al Sumfest, e voglio che si sappia che non è colpa nostra. Sui social network, soprattutto Twitter, condividono il nostro disappunto”.
Di seguito trovate una parte dell’esibizione di Mavado al Sumfest 2011, visto che l’artista ha bucato anche l’edizione dell’anno scorso.