Sono recentissime le forti accuse di Freddie McGregor che in un’intervista al Gleaner aveva puntato il dito contro i Grammy, sostenendo che questa situazione porterà alla morte del reggae in Giamaica. L’artista di Clarendon non era stato l’unico a sollevare dubbi sui criteri di selezione e di votazione dei Grammy Awards ed in tanti sostengono come annualmente sia sempre presente almeno un Marley.
E proprio da uno dei figli di Bob Marley, è arrivata l’inevitabile risposta. È Stephen Marley che, in modo molto intelligente, ha deciso di commentare tutta questa vicenda sostenendo che i premi che lui ed i suoi fratelli hanno vinto in questi anni sono tutti meritati: “È il frutto del nostro duro lavoro: fin da quando eravamo bambini siamo stati abituati a lavorare sodo“.
Dando uno sguardo alle nomination per la cinquantanovesima edizione dei Grammy, non figura Revelation Pt II: The Fruit of Life, l’ultimo album di Stephen Marley. “È giusto così” ammette il cantante “perché non è un album reggae. Ha molte varietà di generi ed era il concetto che ho voluto esprimere sin dall’inizio: sono i frutti che vengono dalle radici. Per noi la radice è il reggae e la contaminazione con altri generi sono i frutti. Questo disco non doveva essere reggae ma essere un figlio del reggae” ha spiegato Stephen.