Nuova puntata estiva per Roots&Culture, questa volta ripercorreremo la vita musicale di Prince Hammer, sinjay e produttore giamaicano attivo dai primi anni settanta sulla scena in levare.
Dopo aver fatto la gavetta come deejay per il Vee-Jay sound system, Beris Simpson, questo il nome dell’artista originario di Kingston, inizierà a registrare per Glen Brown alcuni dei suoi primi pezzi di repertorio come Whole Lot Of Sugar e Tel Aviv; sarà successivamente che cambierà il proprio nome con quello d’arte di Prince Hammer, utilizzato una volta avviate le sue due label Gold Cup e Belva, di cui venderà i dischi attraverso il suo negozio di Orange Street.
Il 1978 sarà l’anno del debutto con Bible, primo Lp realizzato per la Virgin Records e seguito successivamente da Roots&Roots realizzato per la Hitrun, etichetta di Adrian Sherwood.
Grazie all’amicizia strinta con Bim Sherman e Prince Far I, Hammer sbarcherà in Inghilterra (dove successivamente vi si instaurerà e dove tuttora vive) per un tour che lo porterà ad accompagnare band simpatizzanti per le sonorità reggae come i The Clash e i The Slits.
Gli anni ’80 saranno il periodo più proficuo per Prince, che produrrà di li a poco perle come Dancehall Style, World War Dub Part I&II e Vegeance: parallelamente alla sua carriera musicale, Simpson darà via a quella di produttore che lo vedrà partecipe, tra gli altri, ad album come If Jah Should Come Now di Rod Taylor, Invasion dei Sword Of Jah Mouth e all’Africa Iron Gate Showcase composto da diversi artisti.
Infine, da non dimenticare la sua partecipazione al leggendario film Rockers e la partecipazione al pezzo The Heat dei Suns Of Arqa assieme a Prince Far I nell’album Musical Revue.
Le produzioni di Hammer rallentano negli anni ’90 mentre nel nuovo millennio si fanno più frequenti, in particolare con la Tuff Scout Records con la quale ha realizzato alcuni singoli.
1978 – Bible
1979 – Roots and Roots
1980 – Roots Me Roots e World War Dub Part 1
1981 – Dancehall Style e World War Dub Part 2
1985 – Vengeance
1989 – Respect I Man
2005 – Back For More