Si chiama Toya ed è la prima bambola che parla patois giamaicano. La sua invenzione si deve a Saffron Jackson, insegnante giamaicana trasferitasi in Inghilterra ma che ha voluto trasmettere alla piccola figlia la cultura del suo paese, anche attraverso il gioco.
Toya ha la pelle scura, i capelli in stile afro e racconta storie della Giamaica proprio attraverso il patois. Saffron non solo ha ideato (e disegnato) la bambola per trasmettere la sua cultura ma per abbattere certi stereotipi: “Con Toya Voglio mostrare alle bambine che, indipendentemente dal loro colore della pelle, sono belle“, ha detto l’insegnante.
La bambola ha avuto subito un grande successo in quanto non viene vista solo come un giocattolo ma come un modello per abbattere barriere e promuovere l’uguaglianza: e quale modo migliore di farlo se non quello di iniziare dai bambini?