Il 23 settembre è una data che, nel mondo reggae, non viene ricordata da molti ma che è scritta nei libri e che rimarrà sicuramente indelebile nelle menti di tutte le persone che quella sera si trovavano allo Stanley Theater di Pittsburgh, in Pennsylvania. Era il 23 settembre 1980 e andava in scena quello che sarebbe stato l’ultimo concerto della vita di Bob Marley.
Uno show che rischiò di saltare fino a poche ore prima del suo inizio: come raccontato nel libro Marley on the Road, il promoter Rich Engler era stato allarmato in quanto, il giorno precedente, il re del reggae non si era sentito bene e il concerto sarebbe potuto essere cancellato. Nel pomeriggio del 23 settembre, Rich incontra Bob il quale ammette di non sentirsi bene e di non essere in grado di esibirsi, ma che lo avrebbe fatto ugualmente sia per la band che per il pubblico. Si scoprirà successivamente che il 22 settembre, il dottore di Marley gli aveva comunicato che il tumore era arrivato anche al cervello e che non c’era nient’altro da fare.
La notizia ovviamente sconvolse Bob. Nessuno ancora sapeva niente: che c’era qualcosa che non andava, i vari componenti della band lo avevano intuito ma mai si sarebbero immaginati quello che da li a poche ore avrebbero saputo, ne tantomeno che nel giro di pochi mesi avrebbero dovuto fare i conti con la morte di Marley. C’è chi racconta che nel soundcheck prima dello show allo Stanley Theater, Bob cantò ininterrottamente per quarantacinque minuti il brano Keep On Moving; altri invece giurano di aver assistito per ben tre ore a I’m Hurting Inside, altri ancora ad una lunghissima Another One Bites The Dust dei Queen.
Passarono le ore, il locale si riempì e il concerto prese il via con il solito inizio affidato alle I-Threes. La setlist di quello show propose brani come Natural Mystic, Positive Vibration, War, Zimbabwe, Zion Train, No Woman No Cry, Jammin’, Exodus, Is This Love e diverse altre con Get Up Stand Up che fu l’ultimo brano proposto. Fu suonata anche Redemption Song e la registrazione di quella esecuzione live è stata inserita anni dopo nel boxset “Song of Freedom”. Prima di lasciare il palco Junior Marvin si rivolse al pubblico con un “ci vediamo ai prossimi show” ma non sapeva che quello sarebbe stato l’ultimo. Pochi minuti dopo lo scoprì: Bob Marley comunicò a tutti i musicisti e addetti ai lavori che il tour sarebbe stato sospeso e che le successive date sarebbero state cancellate. Una decina di concerti che si sarebbero dovuti tenere nei giorni successivi e nel mese di ottobre non andarono mai in scena.
A distanza di anni da quel concerto, uscì una registrazione che oggi tutti possono ascoltare nel doppio cd “Bob Marley and The Wailer. Live Forever”.