Venerdì 22 luglio si è svolta la prima serata del Riviera Music Festival nel Parco Villafranca a Garlenda, vicino ad Albenga. Il festival, alla sua prima edizione, è stato organizzato dalla neonata società Dalla Parte della Musica, costituita da imprenditori desiderosi di riportare la grande musica in provincia di Savona. L’evento unisce musica e il buon cibo: infatti nell’area festival, nei locali della pro loco di Garlenda, sono presenti diverse proposte enogastronomiche per permettere ai visitatori di gustare le deliziose carni di angus, piatti della tradizione ligure e addirittura il sushi (oltre ai più tradizionali cibi da festival come panini e piadine); tutti prodotti rigorosamente a km0.
Ma, senza divagare troppo sul buon cibo che si è potuto gustare, in questa reggae night la musica comincia a levarsi dal palco 2, adiacente agli stand gastronomici nello spiazzo immediatamente all’ingresso del festival, già dal tardo pomeriggio, quando il festival apre al pubblico. Ad accogliere i visitatori ci pensano Groove Yard Sound, con Rankin’ Fabio e i ragazzi della crew. Ad un certo punto in mezzo alla gente si intravede lo stesso Raphael, che prima dello show scherza e si concede un po’ di foto con amici e fan. La bellezza di queste serate è sicuramente data anche dalla presenza di persone di tutte le età, riunite per godersi della buona musica: infatti oltre ai gruppi di giovani, erano presenti anche famiglie con tanto di bambini piccoli che correvano nello spiazzo, giocavano e si muovevano a ritmo di musica.
Il tempo passa e, dal palco 2, la gente comincia a spostarsi verso il main stage, dove quelli del Groove Yard Sound sono pronti a introdurre due artisti tutti da scoprire: il primo è Rino SismaMan, artista Rap/Reggae/Dancehall ligure che fa saltare la massive con brani come Viaggiando, Get to the Top e Lengua de Ma’, quest’ultima cantata in dialetto ligure, a riprova che non è solo il dialetto salentino a essere portato per il raggamuffin in italiano. Dopo SismaMan è il turno di Leli K-Lidas, cantante cubana del trio rap tutto al femminile K-Lidas, i cui brani mostrano una più evidente influenza rap-reggaeton (come nel caso del brano Hip Hop).
Dopo un breve intermezzo musicale i Survivors –la nuova band che accompagna Raphael in questo tour– prendono posto sul palco. Il Soundblaster, nel suo unico show ligure, dà come sempre il meglio di sé, proponendo alla massive sia brani tratti da “Reggae Surival” come il brano di apertura Dread Inna Babylon e la più dolce Sweet Motherland, sia brani prodotti per la Bizzarri Records come Stay Ruff e What a Blessing, già sentiti durante gli showcase. Raphael non si dimentica poi di omaggiare il Re del reggae proponendo una rivisitazione di Iron Lion Zion, accolta con entusiasmo dalla folla così come le successive Another Peace Song, Rebel e Rise Up. Cool Breeze, tune che ha anticipato il suo primo disco solista “Mind -vs- Heart”, viene riproposta con una variazione nel ritmo alla fine del brano che riprende lo stile jazz. Gli ultimi due brani eseguiti prima di lasciare spazio sul palco al leggendario Jah Shaka sono Joka Soundbwoy e, come brano di chiusura, Soundblaster, sul cui ritmo la massive comincia a saltare fino ad esplodere in un boato.
Mentre gli artisti rimuovono dal palco gli strumenti viene posizionata la postazione per il sound operator londinese: sulle aste reggi-microfoni vengono attaccate bandiere con l’immagine di Haile Selassie, i bassi vengono pompati al massimo e la magia comincia: assistere ad uno show di Jah Shaka è una esperienza difficile da descrivere. Le movenze calcolate, i lineamenti del volto dell’artista segnati dall’età, la sapienza con cui i vinili vengono posizionati sul giradischi, per cui sentiamo susseguirsi brani di artisti provenienti da tre decenni diversi, con l’immancabile attività di toasting al microfono per cui la voce di Jah Shaka si amalgama in brani di artisti come Bob Marley, Sizzla, Garnett Silk e, con sorpresa, anche il brano Jah Jah Calling di Jules I, il bassista dei Mellow Mood! Sicuramente questo, che è stato il primo show di Jah Shaka nella Riviera Ligure, sarà ricordato da molti tra gli spettatori che sono stati catturati dalla musica, ballando e muovendosi al ritmo di uno degli storici e più importanti sound system presenti in circolazione.
Report di Francesco Palazzi. Foto di Francesco Palazzi e Valeria Fattori
Scaletta concerto Raphael & the Survivors
Dread Inna Babylon
Stay Ruff
What a Blessing
Sweet Motherland
Iron Lion Zion
Another Peace Song
Rebel
Rise Up
Cool Breeze
Joka Soundbwoy
Soundblaster