Alla fine Danny Sims non è riuscito a vincere la battaglia più grande della sua vita, quella contro il cancro. Il manager e fondatore insieme a Nash della JAD Records si è spento a Los Angeles la scorsa domenica. Nato nel Mississippi, ma cresciuto a Chicago e New York, dove in seguito entrò nel mondo dello spettacolo nel 1950, aveva incontrato Bob Marley nella metà degli anni sessanta. Sims aveva inizialmente invitato Marley a lasciar perdere la carriera di cantante e di dedicarsi esclusivamente alla composizione, in quanto riteneva che non avesse una gran voce ma che scrivesse delle belle canzoni.
Sims mise sotto contratto Marley per la Jad e per la Cayman Music e dal 1968 iniziò a far registrare a Bob, Peter Tosh, Bunny Wailer e Rita Marley delle canzoni tra le quali “It Hurts to Be Alone” e “Milk Shake and Potato Chips”. Nel 1970 Sims portò Marley in Svezia per comporre insieme a Nash una colonna sonora di un film, ma alla fine quelle composte da Bob non andarono in porto, ma visto che ormai si trovava in Europa, Sims pensò di far arrivare anche il resto della band per cercare di organizzare qualche concerto, cosa che però non riusci.
Il rapporto tra Marley e Sims si andò a deteriorare quando nel 1972 l’agente reclamò i propri diritti sulle canzoni di Marley e il tutto portò a beghe legali che si conclusero con cinquemila sterline nelle tasche di Sims e in cambio Marley fu sollevato da ogni obbligo contrattuale. Inoltre a Sims spettava anche il 2% sugli utili dei primi sei album del cantante che però finalmente potette far uscire per la Island il suo “Catch a Fire”. Alla fine però ha ritrovato Marley e divenne nuovamente suo manager poco prima della morte nel maggio 1981, come lo stesso Sims racconta anche nel film “Marley”.
Successivamente alla scomparsa del re del reggae, Sims intraprese una causa civile contro la famiglia Marley, ereditiera del ricchissimo patrimonio lasciato dal lavoro di Bob. In particolare il primo manager del cantante reclamava nella sua causa da sei milioni di dollari, che nel periodo tra il 1973 e il 1976 Marley non adempì ai propri obblighi contrattuali pubblicando proprie canzoni con nomi di amici tra le quali “No Woman No Cry” e che altre canzoni già pronte, non furono pubblicate solo per attendere la scadenza del suo contratto con la Cayman.