L’Arena Parco Nord di Bologna ha ospitato dal 3 al 5 luglio un grandissimo festival che ha portato sul palco artisti di livello internazionale come ad esempio Manu Chao. Un appuntamento per tutti anche per ricordare Joe Strummer, membro dei Clash scomparso nel 2002 e a cui la città emiliana ha voluto dedicare questo spazio che quindi da adesso in poi si chiamarà Parco Joe Strummer.
Una lineup davvero pazzesca, in una giornata internamente dedicata al reggae e a cui noi di eventireggae.it non siamo mancati. Sul palco si sono esibiti in ordine Rebel Rootz, Mellow Mood, Africa Unite seguiti da un grandissimo live di Alborosie. Dopo una presenza di circa 25mila persone nella giornata che ha visto sul palco Manu Chao, l’affluenza nel giorno successivo è stata minore ma non sono di certo mancati momenti di grande musica e divertimento. Purtroppo per noi l’autostrada bloccata per più di un’ora e l’inizio del concerto anticipato alle 17.50, invece che alle 18.30, ci ha impedito di assistere al live dei Rebel Rootz e per questo motivo non ci saranno foto sul gruppo di Trento.
Arrivati nel parcheggio dell’Arena Parco Nord che poi è lo stesso dell’Estragon, dove in passato abbiamo assistito a tantissimi concerti reggae, già si riconoscevano le note delle prime canzoni in scaletta per il concerto dei Mellow Mood. I ragazzi di Pordenone come sempre hanno infiammato la massive: per noi che eravamo sotto il palco a vederli per l’ennesima volta, il divertimento è stato come sempre alto e per la prima volta abbiamo assistito ad un loro live con la luce del sole. La scaletta è stata su per giù identica a quella del concerto di Parabiago (guarda report) e di Prato (guarda report). Tra i brani suonati ci sono stati “Moses”, “Only you”, “Tonight”, “Refugee”, “Something we really want”, “Try Baby”, “Immigrant Star” e l’immancabile “Dance inna Babylon”. E poi anche un pezzo che non abbiamo riconosciuto ma che ci ha davvero colpito e che potrebbe trattarsi di un nuovo brano.
Tempo di sistemare il palco e con il sole che tramontava, è arrivato il turno degli Africa Unite. La formazione sul palco è quella storica del gruppo, la stessa vista ad aprile a Firenze quando hanno portato in giro per l’Italia e all’estero, il Babilonia e Poesia tour. Un successo che ha “costretto” la band a ripetere questa esperienza e quindi quel disco del 1993, a distanza di venti anni esatti, verrà riproposto per tutta l’estate. Allo Strummer Live Festival quindi ci sono oltre a Bunna e Madaski, anche Max Casacci, Papa Nico Paolo Parpaglione, Gianluca Senatore e Sergio Pollone. La scaletta è la stessa vista ad aprile con qualche piccola variazione: si inizia con “Subacqueo” per poi proseguire con “Nella mia città”. Non mancano pezzi storici come “Ruggine”, “Salmodia” e “Il partigiano John”.
Si arriva quindi al momento più atteso della giornata: il concerto di Alborosie. Il cantante italiano-giamaicano viene presentato dalla sua Shengen Clan Band e subito il pubblico è caldo. Pupa Albo arriva sul palco e scoppia il delirio: jeans, maglietta verde e cappello nero con strisce rosse che raccoglie i lunghi dread, che da li a poco saranno “liberati”. Il concerto si apre con “Bologna come state?” seguito a ruota dalle note di “Who run the dance” e “Play fool (to catch wise)” due delle canzoni contenute nel suo nuovo album “Sound the System”. Tra i nuovi brani, eseguita con successo anche “Rock The Dancehall”, “U got to be Mine” e l’inconfondibile “Zion Train”. Spazio poi anche per brani più conosciuti dalla folla come “Herbalist”, “International Drama”, “Informer (Murder)” e “Police”, prima di raggiungere l’apice con il ritornello “Sibilidowndown” che introduce “Kingston Town”, riadattata in questo caso in “It’s a rudeboy town It’s Bologna town”. Il concerto va a concludersi pochi minuti prima della mezzanotte, limite massimo imposto dagli organizzatori. Alborosie ci saluta con “Mi stanno dicendo che bisogna chiudere a mezzanotte precisa, senno mi dicono che ci fanno un …. così“. C’è tempo per qualche altra nota prima che, dopo ben due uscite e ritorni sul palco, ci saluti definitivamente. Termina il concerto di Pupa Albo e termina anche lo Strummer Live Festival. La musica reggae nell’Arena continua, ma non sul palco principale che piano piano viene smontato dagli addetti ai lavori. Mellow Mood, Africa Unite e a sorpresa anche Alborosie si concedono ai fan con foto e autografi.
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