La Giamaica continua a rimanere uno dei paesi con il più alto tasso di criminalità al mondo e le cose non sembrano poter cambiare in tempi brevi. Lo sa bene Tarrus Riley che a fine ottobre con il singolo Grave Yard, contenuto nella raccolta Moscow Riddim, aveva posto la sua attenzione proprio su questo argomento tramite la musica.
Lo stesso Tarrus Riley, in una recente intervista per il Jamaica Observer, è tornato a parlare della criminalità della sua Giamaica proponendo quelle che, secondo il suo parare, potrebbero essere alcune soluzioni per iniziare a invertire la rotta. Soluzioni alternative a quelle che dal mese di settembre sono state attuate dal primo ministro Andrew Holness e dal ministro della sicurezza Bobby Montaque che hanno introdotto, nelle zone indicate come le più pericolose, una serie di misure strategiche da parte della polizia come il coprifuoco e le pattuglie.
L’idea di Tarrus Riley è però diversa: “Vorrei che visitassero fisicamente questi cosiddetti luoghi infestati dal crimine e tentassimo di creare opportunità, provando a fare cose per le persone. Sappiamo che la povertà, la mancanza di risorse e opportunità sono il fattore determinante che porta al crimine” ha detto Singy Singy che poi ha aggiunto anche “Se le persone occupano il loro tempo con nuove cose da fare possiamo eliminare il crimine, se creaiamo più opportunità possiamo ridurre la povertà“.
Non è la prima volta che Tarrus Riley pone le sue attenzioni sulle problematiche della Giamaica ed esattamente un anno fa prese parte al progetto #CrimeFreeChristmas che attraverso la musica rivolgeva un invito alla popolazione dell’isola con lo scopo di ridurre la criminalità.