Kingston chiama, Perugia risponde. Il reggae è sempre vivo e gli Original Wailers, formazione in cui milita lo storico chitarrista di Bob Marley, Al Anderson, all’Urban di Sant’Andrea delle Fratte (PG) ha omaggiato il ‘Re Leone’ ripercorrendo i principali successi della leggenda giamaicana.
Citando Bob Marley “Il reggae è musica che procede a testa alta, per essere alla sua altezza devi essere orgoglioso e consapevole del senso della creazione”. Questa musica è un fenomeno che ha un valore culturale e storico così importante da essere riuscito a trasformarsi negli anni da colonna sonora di una piccola isola dei Caraibi a manifestazione di livello mondiale fuori dall’ordinario. Bob Marley è stato un simbolo per i tutti i neri che ascoltavano le sue parole di speranza e rivoluzione. La segregazione razziale che ha fatto da sfondo a questa musica, portava avanti i pensieri dei rastafariani, fino a quel tempo emarginati anche in Jamaica, ma poi riscoperti sotto altre spoglie proprio grazie al re del Reggae. Oggi la musica reggae è sinonimo di ‘peace and love’ ma il vero reggae è un movimento di protesta, lotta, ribellione e spiritualità. Solo attraverso tali forme, la pace diventa un obiettivo reale. L’amore è professato dai rasta in termini di eguaglianza razziale. E’ necessario amarsi perché siamo tutti uguali, a prescindere dal colore della pelle.
E’ difficile stabilire quale sia la canzone più rappresentativa di questo movimento. Di certo “No Woman, No Cry” porta con sé quel senso di universalità della melodia quindi inevitabile è stato il fatto che sia stata cantata in maniera corale da tutti i presenti nella sala. Queste canzoni sono così entrate a poco a poco nell’anima dei fan del genere che sono sufficienti pochi accordi perché ogni pezzo suonato in questa serata fosse da subito riconosciuto, cantato, ballato. Da ‘Get up , stand up’ a ‘Exodus’ passando per ‘Buffalo soldier’, ‘Redemption song’ e ‘Could you be love’. Durante questo live non sono stati suonati i brani tratti dall’ep ‘Miracle’ inciso dalla band nel 2012.
Pur se la locandina di promozione del tour usata da molti locali, fra cui anche l’Urban, riportava Junior Marvin e altri membri della band come Paapa Nyarkoh, gli odierni Original Wailers propongono altri interpreti sul palco. La formazione che ha suonato a Perugia era composta da cinque elementi. Due di questi, Al Anderson, chitarra e voce, e Tyrone Downie alle tastiere, hanno fatto parte degli Wailers di Marley. Oltre a loro, Chet Samuel, voce e chitarra, Rohan Reid al basso e Howard Smith alla batteria.
Ad oggi, gli Original Wailers rimangono una band di reggae non eguagliabile per spessore e prerogative dei brani: il loro richiamo ancora oggi, a distanza di decenni, unisce folle in tutte le parti del mondo. L’Urban è stato letteralmente preso d’assalto dai fan e seppur il concerto si è svolto di domenica sera, il locale era gremito all’inverosimile con tutti i ragazzi stretti a manifestare il proprio consenso per questo genere musicale che è uno stile di vita. Non sono mancati ragazzi e ragazze che hanno tentato, ed in alcuni casi sono riusciti, a salire sul palco per avere un contatto ravvicinato con i propri beniamini, il tutto in maniera pacifica e serena. Nonostante il lungo tour europeo che la band sta affrontando, a concerto concluso, il richiamo sul palco dei musicisti da parte dei fan è stato accolto dalla band con favore. Inizialmente con il solo Al Anderson a suonare in maniera molto intima la propria chitarra e a cui presto si è aggiunto il resto della band per tributare ancora, tutti insieme, a quel punto di riferimento che è stato, ed è ancora Bob Marley.
Report e foto a cura di Marco Zuccaccia