And the winner is….sicuramente non il migliore album dell’anno. Chi ci segue da tempo ormai conosce il nostro pensiero sui Grammy Awards. Premetto che questa non è una polemica, ma vuole essere solo un pensiero personale e magari un punto di incontro con voi lettori per una riflessione. E voglio subito dire che il reggae, spesso snobbato e considerato minore rispetto ad altri generi, è già tanto che viene preso in considerazione in un premio così importante a livello mondiale.
Un modo quindi per poter far arrivare il nostro amato reggae a più persone e cercare di avvicinarle a questa meravigliosa musica. I mezzi che oggi giorno diffondono il reggae sono davvero minimi e quindi può essere che tante persone non amano questo genere perchè non hanno mai avuto la possibilità di ascoltarlo. I Grammy sono molto utili in tal senso, anche se c’è da dire (ed un primo punto a sfavore di questa edizione) che il premio come ‘miglio album reggae’ è stato assegnato nella pre-cerimonia, mentre gli occhi di tutto il mondo erano rivolti al red carpet.
Ma passiamo al resto. Per la sesta volta in carriera è Ziggy Marley a vincere il Grammy Awards, ormai giunto alla sua cinquantaseiesima edizione (trentesima per il reggae). Un’analisi delle nomination l’avevamo fatta nei mesi scorsi (leggi qua), quindi non stiamo a ripetere quanto già detto. Ma purtroppo è accaduto quanto temevano: viene premiato un disco che è una raccolta di brani live, eseguiti tra l’altro nel 2012. Non discutiamo che l’album di Ziggy sia un ottimo prodotto, ma discutiamo il voler sempre andare a premiare un nome risonante della scena a sfavore di dischi migliori ma di minor impatto mediatico. Non a caso Ziggy Marley, figlio di Bob Marley, ha già vinto sei volte. Non a caso in nomination c’era il disco di Snoop Lion e non a caso pure l’anno scorso c’erano gli Wailers (seppur Original) in nomination, band che tutti conoscono.
Insomma anche quest’anno, a nostro parare, non vince il miglior album e sopratutto non vince un album che è del 2013 (solo l’uscita lo è). Complimenti a Ziggy Marley, a cui ovviamente auguriamo di essere presente anche il prossimo anno con il disco “Fly Rasta” che uscirà tra qualche mese. Complimenti anche a Sizzla e Beres Hammond che hanno fatto due bellissimi dischi che avrebbero potuto avere miglior sorte (e l’avrebbero avuta sicuramente in qualsiasi altro miglior premio). Consoliamoci con il fatto che non ha vinto Snoop Lion…in quel caso si che ci sarebbero state delle grandi polemiche.