In quanti metterebbero la firma per avere come vicino di casa il campione olimpionico Usain Bolt? Giamaicano, grande sportivo, appassionato di calcio, amante della musica reggae, una bella casa: sono solo alcune delle sue caratteristiche che ne farebbero un vicino ideale con cui trascorrere le domeniche pomeriggio e non solo.
Pare però che tutto questo non sia sufficiente per accontentare il vicinato. È questa la surreale vicenda in cui si è trovato coinvolto Bolt, chiamato in causa tramite i social network niente meno che dalla famiglia di Sean Paul. È stata infatti la moglie del cantante, Jodi Stewart-Henriques, a lamentarsi del corridore: “Lui è un vicino di casa orribile. Non vedo l’ora di andarmene” ha scritto la donna su facebook.
Musica ad alto volume (definita anche orribile), feste, urla, rombi di moto sono solo alcuni dei fattori che hanno portato Jodi ad esternare tutto il suo malcontento. La donna non solo non ha ricevuto una risposta da Bolt ma è stata anche criticata dal resto del vicinato che in parte ha dichiarato di non sentire questi continui rumori provenienti dalla casa dello sportivo, mentre altri hanno sottolineato che ci sono modi più eleganti di risolvere la questione. Proprio questo non è andato giù a molti: invece di scrivere sui social e rendere la cosa pubblica, non era forse meglio fare trenta metri e suonare il campanello?
Anche un altro celebre cantante come Popcaan si è voluto intromettere nella vicenda ma a differenza di Sean Paul e consorte, si è schierato a favore di Bolt: in un messaggio apparso su Instagram e poco dopo cancellato, pare che l’artista abbia difeso l’atleta giamaicano.