Con la conclusione dell’anno abbiamo voluto guardare indietro e ripercorrere le pubblicazioni discografiche di questi ultimi 365 giorni e cercare di stilare quella che, a gusto personale, è la classifica dei migliori dieci album italiani.
Il 2016 è stato un anno davvero produttivo per il mercato discografico italiano e, a memoria, ricordiamo oltre una ventina di dischi: da storiche band italiane che hanno fatto il loro ritorno, a pilastri della scena come Alborosie passando per le nuove leve che piano piano si stanno facendo conoscere non solo a livello nazionale.
Ecco quindi la nostra top10 degli album reggae italiani del 2016.
1. Raphael – Reggae Survival
Inutile dirlo: ha risuonato quasi ogni giornata e ci ha fatto compagnia sin dalla sua uscita. Senza dubbio Reggae Survival è il miglior album dell’anno, d’altronde Raphael già con Mind vs Heart aveva conquistato tutti. Capace di cantare in inglese e con ottimi risultati anche in italiano (vedi Double Trouble) è uno dei migliori artisti che abbiamo in Italia che è sempre un piacere non solo ascoltare ma anche incontrare.
2. Earth Beat Movement – 70 BPM
Ne hanno fatta di strada da quando solcavano i primi palchi della Toscana proponendo un mix tra reggae ed hip hop. Fortunatamente la loro strada ha preso i binari in levare e hanno sfornato un bellissimo disco dove si alternano toccanti e lenti brani, come la title track 70BMP o 1000 Miles, a tune più coinvolgenti come Pull Up.
3. Chisco – Ital
La grande sorpresa del 2016 arriva dalla Toscana e si chiama Chisco: l’ex voce dei Working Vibes ci ha piacevolmente conquistati con Ital, disco uscito alla fine di settembre e che nella nostra classifica merita il terzo posto: quattordici tracce in italiano dove è difficile scegliere la migliore.
4. Alborosie – Freedom & Fyah
C’è chi dice che l’ultimo disco di Pupa Albo non è sui livelli delle sue prime pubblicazioni da solista. Ma scorrendo la tracklist di Freedom & Fyah, oltre a leggere nomi di grandi collaborazioni, contiamo numerosi brani che sono diventate proprie e vede hit: Rocky Road, Poser, Can’t Cool, Fly 420 e la combo Strolling con Protoje sono canzoni che tutti, ormai, sappiamo a memoria.
5. Train To Roots – Home
Personalmente ho amato più Growing ma anche l’ultimo disco dei Train To Roots è un signor album: tematiche di denuncia, liriche che mescolano inglese ad italiano, senza dimenticarsi le radici sarde. Nonostante sia da apprezzare il coraggio di aprirsi a collaborazioni extra reggae come con Clementino e Levante, a spiccare sono brani più in levare come One Light, Nuh Push o Policegun.
6. Catch a Fyah – Shine
Per chi ama sonorità più roots, Shine dei Catch a Fyah è un album da consigliare. Con Paolo Baldini alle spalle, la crescita della band pordenonese è esponenziale e sta seguendo quella dei “fratelloni” Mellow Mood.
Con un album d’esordio di questo calibro, possiamo solo immaginare cosa aspettarci in futuro.
7. Rootical Foundation – Forward
Forward non è un vero e proprio album ma è stato presentato come un EP. Sono infatti solamente sei le tracce al suo interno, di cui due sono dub version. Fatta questa promessa, non potevamo non inserirlo nella top10 delle migliori produzioni dell’anno: poche tracce ma di grande qualità grazie a brani come Real Friend e We ah deal Wid. Se ci fossero state più canzoni (della stessa qualità), l’avremmo sicuramente posizionato tra le prime posizioni.
8. Magadog – Inna di Town
Album interamente in inglese dove le sonorità roots la fanno da padrona. Spiccano brani come Call it Weed o la più intensa Oh Jah. Dagli abruzzesi Magadog arriva Inna di Town, il loro terzo album pubblicato lo scorso marzo.
9. Acsel & The Reggae Rebel Band – The Tree of Life
Forti sonorità roots, The Three of Life è stato il secondo album di Acsel e la sua The Reggae Rebel Band. Bellissimo disco impreziosito dalla presenza di Uwe Banton in Like a Child, traccia d’apertura che cattura subito l’ascoltatore.
10. Niam – Stronger Than Ever
Un album che raccoglie i migliori artisti della scena italiana? Sembrava impossibile ma con Stronger Than Ever, una delle migliori produzioni dell’anno, è possibile. Grazie all’idea di Niam vengono riuniti Raphael, Lion D, Mellow Mood, Mama Marjas e molti altri artisti italiani.